rassegna stampa

Calcio, a Roma e Bologna cori razzisti e antisemiti ma niente stop alle gare

Per la gara dell'Olimpico la digos ha aperto una indagine e tramite i filmati delle telecamere presenti allo stadio sta cercando di individuare i responsabili

Redazione

Un pomeriggio di sole, gol e bel calcio rovinato, come riporta Emiliano Bernardini su Il Messaggero, da un piccolissimo gruppo di tifosi della Lazio e del Bologna.

All'Olimpico alla mezz'ora del primo tempo sono stati intonato due cori offensivi: "Giallorosso ebreo" e "questa Roma qua sembra l'Africa". A Bologna, «buu» razzisti contro lo juventino Kean. Succede tutto durante gli ottavi di coppa Italia.

Roma, nonostante uno stadio semivuoto, appena 13 mila presenti, i cori non si sono sentiti in modo distinto. Anzi, la maggior parte non li ha proprio uditi. Un giallo. Non sono sfuggiti, però, all'ispettore della Federcalcio presente sotto la curva Nord che ha redatto un verbale che recita "Una minoranza di tifosi, meno del 10% dei presenti allo stadio, al minuto 29 intonava per tre volte cori discriminatori".

Il tutto ora finirà nelle mani del giudice sportivo, Gerardo Mastrandrea che in settimana deciderà sul da farsi. Il metro di giudizio, in questi casi, è legato alla percezione e alla potenza del coro. Secondo gli ispettori non è stata forte e chiara, tanto che lo stesso arbitro Eugenio Abbattista non li ha sentiti e non ha preso nessun provvedimento, il caso dovrebbe essere archiviato. Intanto la digos ha aperto una indagine e tramite i filmati delle telecamere presenti allo stadio sta cercando di individuare i responsabili.