L'inizio così e così, diciamo. Ci si aspettava qualcosa in più. E forse anche lui, Bryan Cristante, aveva aspettative più grandi, come scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero.
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Bryan, una nuova vita da mediano
La Nazionale flop, il ruolo nella Roma davanti alla difesa: arriva la Spal, per Cristante è l’appuntamento con il futuro
Ora, si dice sempre, comincia un nuovo campionato (ma perché, poi?): c'è da ripartire. Nella Roma si sta aprendo una nuova vita, che forse somiglia a quella vecchia, quando Cristante, nel Milan, ha fatto il mediano.
Nel 4-2-3-1, Bryan si è ritagliato quel ruolo: è andato bene in uno spezzone di derby, ancor meglio con il Viktoria Plzen nell'esordio all'Olimpico in Champions League. Mediano, non più incursore. Cristante sabato giocherà, molto probabilmente. De Rossi è acciaccato e lui ora è l'alter ego di Daniele e di Nzonzi. E poi, per le sue doti di incursore, ma qui c'è la fila, può anche andare a fare il trequartista del 4-2-3-1 al posto di Pellegrini.
In questa sosta Bryan ha provato a cambiare marcia, lavorando, lavorando, lavorando. Di Francesco è convinto a dargli spazio sabato. L'obiettivo del centrocampista è ripetere la stagione vissuta a Bergamo, anche per interrompere la maledizione che colpisce gli ex atalantini: bene lì, male altrove. Arrivato come erede di Nainggolan, sta pian piano provando a essere Cristante.
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