Convincere José Mourinho non è impresa semplice. Soprattutto se a doverlo fare è un calciatore senza una grande storia alle spalle e che gioca in una posizione nevralgica del campo. Eppure, Edoardo Bove non solo ci è riuscito, ma lo ha anche fatto sbilanciare a suo favore. Tutto - scrive Gianluca Lengua su 'Il Messaggero' - è cominciato la scorsa stagione quando la Roma era in piena emergenza infortuni (aprile) e lo Special gli ha dato continuità. Lui ha risposto positivamente a tal punto che quando era il momento di cederlo per monetizzare, Mou ha bloccato la cessione: "Il rapporto giocatore allenatore è basato sulla fiducia, se il tecnico si fida di te in campo hai un bellissimo rapporto con lui. Il consiglio più importante che ho ricevuto è che fare le cose semplici è la cosa più difficile", ha detto a StarCasinò Sport. A Praga dopo la partita è stato l’unico a salvarsi dalle critiche del portoghese.
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La prossima estate la Roma valuterà se per il suo futuro sarà meglio proseguire in giallorosso o andare a giocare con continuità in una squadra “media”. Ipotesi che per il momento Edoardo non prende in considerazione, anzi è in attesa che Tiago Pinto lo chiami per il rinnovo di contratto fino al 2028 (guadagna “solo” 250mila euro più bonus). Giovedì assieme a lui in mezzo al campo ci saranno Pellegrini e Paredes. E possibile che Cristante scali in difesa perché Mancini ha accusato un dolore al tendine durante l'Udinese (oggi sarà valutato). Sulle corsie spazio a Celik (o Karsdorp) e a Zalewski. In attacco dovrebbe partire la coppia Lukaku-Dybala.
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