Ci sono partite che iniziano al fischio finale. Quella di Bove è una di queste. Boato dell'Olimpico: l'arbitro Chiffi decreta la fine di Roma-Fiorentina. I giallorossi, grazie all'ottavo 1-0 targato Ranieri, possono continuare a sognare la Champions. Quel sogno, che dal 16° minuto di Fiorentina-Inter, un ragazzo di 22 anni - scrive Daniele Aloisi su Il Messaggero - vede appeso ad esami medici. Sono trascorsi 6 mesi da quella maledetta notte. Ma per l'Olimpico è come se fosse accaduto ieri. Perché chi viene adottato come un figlio, non si lascia per strada. Il tifoso romanista Bove lo ha nel cuore. E poco importa se lo ha visto partire. Non ha capito, o forse lo ha fatto ma non lo ha lasciato intendere all'esterno, perché in estate un prodotto della Primavera, un bambino di Mou, ha dovuto lasciare la Roma. Al fischio finale, si è dato seguito a quello che era già andato in scena prima della gara con cori e striscioni a favore del 22enne. Dalla Curva Sud, viene esposto uno striscione bellissimo: Forza Edo, continua a sognare. Poi subito bissato dalla Tevere: Un cuore più forte di un destino avverso... Forza Edoardo! Bove è combattuto, tra il rispetto per i tifosi viola e l'amore per quelli romanisti. Poi, all'improvviso, si decide e s'incammina verso la Sud.
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Il Messaggero
Bove, lacrime e commozione. Omaggio da brividi sotto la Sud
Il centrocampista, fermo dopo il malore di dicembre, è stato osannato dall'Olimpico a fine partita
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