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Boniek: “Che forza Tammy, ma Eldor vale tanto”

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Il doppio ex parla della sfida di domenica prossima: "Un calciatore non fa una squadra"

Redazione

"Roma mi ha stregato e infatti ho deciso di abitarci. A Torino ho trascorso tre anni straordinari, poi i rapporti sono diventati un po' tesi per la scelta di togliermi la stella allo stadio" dice Zibì Boniek intervistato da Stefano Carina su Il Messaggero.

Si è dato una spiegazione per quella scelta?

"Sicuramente. È stata una mossa del presidente Andrea Agnelli per venire incontro a quella frangia di tifosi che gli creava problemi, visto che mi sono professato romanista. Io non ho mai offeso nessuno al di là di sostenere che una società importante come quella bianconera non aveva bisogno di dirigenti che l'aiutassero a vincere le partite fuori dal campo (riferimento a Calciopoli, ndr). Arriverà un giorno che Agnelli capirà che ha commesso un grande errore".

Domenica si gioca Juve-Roma. Senza Abraham, quanto perderebbe la Roma?

"Un calciatore non fa una squadra. E prima che arrivasse lui, c'era Shomurodov che segnava un gol a partita. Detto questo, Abraham è fortissimo".

Le ricorda qualcuno?

"Per fisicità e potenza Adebayor. Ma anche ad Altobelli".

Tornando calciatore, le piacerebbe essere allenato da Mourinho o Allegri?

"Lei ha deciso di farmi litigare (ride). Entrambi bravissimi, ho un debole per Mourinho".

Le è capitato di sentire Zalewski dopo lo scivolone mediatico dei giorni scorsi?

"In realtà ho sempre parlato di più con suo padre. Mi si stringe il cuore a ripensare a quanto mi diceva negli ultimi tempi: Guarda tu Zibì come è strana la vita. Ora che potevo iniziare a godermi mio figlio, mi tocca forse sparire'. Per quanto riguarda il ragazzo, abbiamo avuto tutti 19 anni. È stata una cazzata, Nicola è un ragazzo straordinario. Mi dispiace che abbia rinunciato alla Polonia, avrebbe giocato con San Marino".

Le piacerebbe fare il dirigente in una squadra di club?

"La fermo subito. Ho conosciuto i Friedkin e se un domani dovessero aver bisogno, si potrebbe parlare. Non sono uno che si propone. A 65 anni sto bene così".