(Il Messaggero - U.Trani) «I tifosi della Roma hanno capito perché sono andato via». Bojan, ieri prima di pranzo, era in ritiro con la Roma. Come accadeva fino a una settimana fa. Il quadretto, ripreso dalle telecamere di Sky, fa un certo effetto. Per l’affetto ricevuto dallo spagnolo. Che subito dopo, in macchina, è tornato in centro, con Bianca, la sua compagna, nell’albergo dove vive in questi suoi primi giorni milanesi. «Non sono andato allo stadio perché sto ultimando il trasloco: ho appena scelto casa». Parla steso su un divano. È a cinquecento metri dalla sede del club rossonero. Sabato sera ha debuttato a Bologna con la nuova maglia, entrando nella ripresa al minuto ventidue che è pure il suo nuovo numero di maglia. Ingresso decisivo: al posto di El Sharaawy. Dall’1 a 1 all’1 a 3, per il primo successo della squadra di Allegri in questo campionato.
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Bojan l’amaro addio: «Io sarei anche rimasto»
(Il Messaggero – U.Trani) «I tifosi della Roma hanno capito perché sono andato via». Bojan, ieri prima di pranzo, era in ritiro con la Roma.
«Sì, mi ha fatto piacere l’affetto della gente giallorossa. Mi volevano bene. Anzi, ancora me ne vogliono. Sanno che io sarei voluto restare. L’ho detto in ritiro. Potevo andare al Valencia. Ma se non giocavo che cosa rimanevo a fare?», sospira Bojan. «Non credo che sia stato per un fatto tecnico o tattico. Dipende da altro...». Sa che la società giallorossa aveva investito per Destro. E, l’anno scorso, anche per Lamela. Mentre Bojan no: «Io sono del Barcellona e quindi...». L’asset non era della società giallorossa e quindi inutile valorizzarlo. Ma per i tifosi della Roma l’errore è stato rinforzare il Milan rivale nella corsa alla zona Champions.
«Allegri mi ha dato subito fiducia. Voleva un giocatore rapido e tecnico. Mi ha fatto i complimenti per il debutto, ho cercato di seguire le sue indicazioni. Ma stavo bene anche con Zeman...» aggiunge Bojan che deve per forza voltare pagina. Eppure, come si è visto dalle immagini trasmesse in tv per tutta la giornata, la sua visita nell’albergo della Roma è stata coinvolgente. Ha parlato con i suoi ex compagni. Con Totti e Osvaldo. Con De Rossi. Si è seduto accanto a Tachtsidis. Ha scherzato con tutti. Anche con l’allenatore di Praga che avrebbe voluto tenerlo. «So che andavo bene per il suo gioco. Ma poi non mi faceva giocare» insiste Bojan. «Io da esterno mi trovavo bene. Solo che a sinistra c’era Francesco e a destra... Lasciamo stare. Ero diventato il quinto attaccante e, vista la gara con il Catania, forse nemmeno quello...».
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