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Bergodi: «Applausi per il boemo»

(Il Messaggero) Non è tempo di ricordi. I derby, la Lazio, gli anni vissuti col boemo oggi saranno solo un flash veloce nella mente di Cristiano Bergodi.

Redazione

(Il Messaggero)Non è tempo di ricordi. I derby, la Lazio, gli anni vissuti col boemo oggi saranno solo un flash veloce nella mente di Cristiano Bergodi. Oggi l’ex difensore debutta su una panchina di serie A sulla quale proverà a salvare il Pescara. Un debutto mediaticamente offuscato dal ritorno di Zeman in riva all’Adriatico: «So che qualcuno è rimasto male per il suo addio - dice al termine della conferenza stampa - ma oggi Zdengo deve ricevere soltanto applausi, prima e dopo la gara. Perché qui ha compiuto una grande impresa e credo che sia giusto tributargli il giusto omaggio».

E proprio sulla fase difensiva per limitare la manovra zemaniana, Bergodi ha lavorato a lungo in questi primi quattro giorni in biancazzurro: «La squadra aveva avuto qualche problema nella fase di transizione negativa e ho cercato di insistere su questo. Quando siamo in possesso di palla, i giocatori che non partecipano all’azione offensiva devono già essere pronti a posizionarsi per la fase difensiva. In quello dovremo essere bravi contro la Roma contro la Roma che manda tanti uomini oltre la linea della palla. Questa è la prima cosa che voglio vedere dai miei ragazzi. La seconda è l’atteggiamento giusto, la cattiveria che non può mai mancare a una squadra che deve salvarsi.