C'era una volta mister 100 milioni. Così, Urbano Cairo, patron del Torino, aveva blindato Andrea Belotti nell'ormai lontano dicembre del 2016. Altri tempi, altro mondo, altri soldi, scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero.
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Belotti il nemico speciale: un Gallo per il post-Dzeko
Oggi il centravanti granata affronta la Roma con gli occhi puntati addosso
Il Gallo non costa più quella cifra (quei cento milioni erano per l'estero), sia per una questione di età sia per il mercato nettamente collassato negli ultimi tempi, per il Covid e non solo. E anche Andrea, specie appena dopo il rinnovo, ci ha messo del suo: rendimento non all'altezza e un infortunio (al ginocchio) che lo ha tenuto lontano dai campi per un bel po'. Oggi cambia la prospettiva, sua e del Toro e la situazione è totalmente diversa: la Roma ci pensa e quest'anno, non essendoci Gianluca Petrachi, che aveva rotto con Cairo (anche per finire in giallorosso), la situazione appare più gestibili da un punto di vista economico. Più gestibile anche come trattativa con Cairo. Con altre cifre, ovvio.
Oggi Belotti, dodici gol in campionato, affronta la Roma con gli occhi puntati addosso, ancor più del solito. Specie quelli del gm Tiago Pinto, che deve pensare a un centravanti per la prossima stagione. Belotti è uno di questi.
La Roma deve gestire la questione Dzeko che, come noto, rischia di essere tagliato (consensualmente), ma solo per via dell'ingaggio. E' chiaro che la presenza di Edin non aprirebbe a Belotti (nè a Muriel), che se lascerà il Toro è solo per andare a fare il titolare altrove, vista anche l'età. Con Mayoral, il discorso cambia. Ma quanto costa ora il Gallo? Cairo è pronto comunque a sparare alto perché in fondo parliamo di uno dei centravanti della Nazionale che tra poche settimane comincerà l'avventura con Euro 2020.
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