E' sempre difficile pensare di proporre un calcio ad alta velocità-intensità e allo stesso tempo ad alta qualità. La Roma ha nelle corde il ritmo, che riesce a tenere alto, come l'altra sera contro il Lille, un aspetto, questo, riconosciuto ed evidenziato anche dallo stesso Gasperini. Il problema è che per adesso manca il resto, un po' per le assenze e un po' perché certi calciatori, quella qualità, non ce l'hanno o l'hanno smarrita, e Gasp si augura possano ritrovarla a stretto giro, scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero. Sarà possibile? In parte sì, ma potrebbe aiutare, se sarà possibile, il mercato di gennaio. L'uomo di maggiore qualità, Dybala, è assente. Paulo, forse, quel rigore contro il Lille lo avrebbe segnato, ma non è questo il punto. Un calciatore del genere vale la pena averlo se è in buone condizioni, se continuo nelle pre-stazioni, se intenso come la Roma a cui pensa Gasp. Alla squadra non serve il rigorista, anche se detto dopo i tre penalty falliti giovedì sera sembra fuori luogo, ha bisogno soprattutto di attaccanti che sappiano strappare, che abbiano la capacità di saltare l'uomo, di sterzare, di tirare in porta: la Roma non conclude, almeno lo fa pochissimo.

Il Messaggero
Bassa qualità
Uno la Roma ce l'ha e si chiama Bailey, ma pure lui, chi l'ha visto? Tornerà dopo la sosta, intanto Gasp si gode il rientro in gruppo di Dybala, il che non significa che potrà giocare già a Firenze, né che potrà farlo per novanta minuti. Soulé è in grado di saltare l'uomo, ma ogni tanto si perde, è giovane e deve crescere ancora: per ora i numeri non sono di un top, un assist e due reti. Il tecnico ha recuperato Pellegrini, un calciatore di qualità, ma Lorenzo non è un corridore, la velocità e i cambi di direzione non sono il suo lato migliore. La qualità vuol dire: non perdere il pallone facilmente, avere la giocata vincente, il tiro, il passaggio illuminante. Un aspetto che, al momento, Gasp non trova nemmeno nel centravanti, dopo essersi arrotolato nell'alternanza tra Ferguson e Dovbyk. L'impressione, al momento, è che se c'è una condizione fisica accettabile, il gruppo in campo funziona, altrimenti soffre, come è successo con Verona e, appunto, il Lille. E al momento, la Roma sembra pagare un po' il lavoro pesante svolto in estate, del resto le squadre di Gasp non hanno mai avuto un avvio folgorante.
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