Forzaroma.info
I migliori video scelti dal nostro canale

Il Messaggero

Banda Mou, questa Roma fa sognare

Getty Images

A Salerno i giallorossi non si sono innervositi e hanno saputo attendere il momento giusto per colpire

Redazione

Prova di forza. Tecnica e mentale. La Roma sa vincere pure cambiando strada, scrive Ugo Trani su Il Messaggero. Anche comandando la partita e non solo usando il contropiede. Lo ha dimostrato all'Arechi contro la Salernitana prudente all'eccesso (0-4). I giallorossi hanno giocato a una porta fino all'intervallo senza riuscire a sbloccare il risultato. Ma non si sono innervositi e hanno saputo attendere il momento giusto per colpire: uno-due improvviso che ha chiuso ad inizio ripresa la pratica più complicata delle nuova stagione, conquistando il quarto successo di fila. Come se non bastasse, anche per arricchire la serata, Abraham ha realizzato il suo primo gol italiano, bellissimo come quelli di Pellegrini (doppietta) e di Veretout (azione da manuale). Premiate, insomma, la pazienza e, per dirla tutta, pure la fatica. Il comportamento è da grande, da squadra matura. E qui si vede il lavoro dello Special One che non ha sprecato la trasferta in Campania: ha risposto alle migliori del torneo. Adesso è a punteggio pieno con Sarri, Inzaghi, Pioli e Spalletti, lasciandosi alle spalle rivali di spessore come Gasperini e Allegri che saranno comunque pericolosi nella corsa Champions. Il risultato, insomma, è più pesante di quanto si possa pensare. Non conta che sia arrivato contro una neopromosso. A incidere è il modo con cui è stato ottenuto. Mourinho ha letto bene il match. Si è avvicinato curioso e addirittura sospettoso alla sfida dell'Arechi. Come dargli torto, a vedere almeno il 1° tempo. Qualche dubbio ce l'ha avuto proprio nella preparazione della partita: la Roma che deve affrontare, per la prima volta da quando c'è lui in panchina, una difesa a tre. Anzi a cinque, perché Castori, proprio per aspettare ancora meglio i giallorossi senza lasciare spazi, di sentinelle davanti a Belec ne ha piazzate due in più: Kechrida, Aya, l'ex Gyomber, Jaroszynski e Ruggeri, dunque, a fare muro.