Umberto Gandini è ufficialmente il nuovo amministratore delegato della Roma. A ratificarlo l'assemblea degli azionisti tenutasi ieri a Trigoria che ha sancito sia l'approvazione del bilancio al 30 giugno che l'ingresso dell'ex dirigente del Milan nel cda giallorosso. Da ora «tutto il management della Roma risponderà a lui», ha dichiarato il dg Baldissoni.
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Baldissoni inaugura l’era Gandini: «Tutti i dirigenti risponderanno a lui»
Il dg giallorosso rivela agli azionisti: "L'obiettivo è giocare nel nuovo stadio nella stagione 2019-2020". E sulle cessioni dei calciatori: "Risponderanno a valutazioni economiche e soprattutto tecniche"
La risalita della squadra di Spalletti in classifica e le quattro vittorie consecutive in campionato non hanno però riportato il buon umore tra i piccoli azionisti. Tra lamentele per la politica dei prezzi ritenuta eccessiva, critiche per l'eccessiva internazionalizzazione della rosa e malumori sui conti nonostante sia stato certificato il rispetto del fair play finanziario, il piccolo spaccato del mondo giallorosso è stato molto critico. L'assemblea, come scrive Stefano Carina su Il Messaggero, poi, si è caratterizza ha virato su temi come il logo: «Ammettete l'errore, non piace, la gente lo rifiuta». Poi sull'indigesta politica delle plusvalenze («Servono solo per accontentare il presidente. A noi invece interessa vincere qualcosa») che inevitabilmente caratterizza il mercato: «Che senso ha prendere Vermaelen quando poi dobbiamo lesinare sul rinnovo di Manolas. Nessuna squadra è stata costruita sugli scarti delle altre». Ad alcune di queste annotazioni, ha risposto il dg Baldissoni. Sul prossimo bilancio: «È vero che non avremo gli introiti della Champions ma si abbasseranno anche i costi» (bonus ai calciatori, ndc). Sullo stadio:« L'obiettivo è di poterci giocare nella stagione 2019-20». Sul mercato: «Le cessioni che verranno fatte risponderanno a valutazioni economiche, ma prima ci sono sempre valutazioni tecniche».
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