È tornato. In panchina. E a parlare. Ci è mancato scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero. "Voi no", dice José Mourinho, sorridendo, da Arnhem, dove oggi la Roma affronterà il Vitesse per l’andata degli ottavi di Conference League. Un ambiente ostile, con i tifosi olandesi incattiviti per i risultati pessimi della loro squadra. C’è allerta per l’ordine pubblico. E in più, ad accogliere la Roma, un campo “bruttissimo”, come sottolinea lo stesso Special. Le condizioni, insomma, non sono buone, la volontà sì. E non solo: la squadra sta bene, Mou ha un po’ tutti a disposizione, tranne Spinazzola, che però riscopre la luce. Questa Coppa, Mou, la vuole. Non vince dal 2017, dall’Europa League con lo United.
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Attenti, sono tornato
La Roma col Vitesse negli ottavi di Conference League ritrova Mourinho in panchina
Non c’era abituato e gli anni di astinenza cominciano a essere tanti per un plurititolato come lui, che di trofei ne ha alzati 25. Ora vuole il numero 26, con la Roma, in astinenza da tanto più tempo rispetto a lui. José è l’unico allenatore ad aver vinto più volte sia la Coppa dei Campioni/Uefa Champions League che la Coppa Uefa, ora Uefa Europa League, la neonata Conference non è il massimo per uno della sua dimensione. Ma lui vuole rendere special questa stagione di transizione, vissuta tra la voglia del quarto posto e le ambizioni per un futuro più vincente. La costruzione di una squadra top passa attraverso i successi, anche minimi, questo è il suo credo.
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