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ROME, ITALY - SEPTEMBER 28: AS Roma players Evan Ferguson and Artem Dovbyk during the Serie A match between AS Roma and Hellas Verona FC at Stadio Olimpico on September 28, 2025 in Rome, Italy. (Photo by Luciano Rossi/AS Roma via Getty Images)
A forza di concentrarsi sul presente, si rischia di perdere un po' il quadro d'insieme. Perché sì, l'oggi è quello che conta e quindi la priorità è (almeno) un centravanti da regalare a Gasperini ad inizio e non a fine mercato nel mese di gennaio. Ma - scrive Stefano Carina su Il Messaggero - pensare che con l'arrivo in prestito dello Zirkzee di turno, o in alternativa di Tel e/o Yuri Alberto, si risolvano tutti i problemi, è perlomeno fuorviante. La Roma, infatti, deve iniziare tra un mese la rivoluzione che poi andrà completata in estate, si spera, con i soldi che arriveranno dalla qualificazione alla prossima Champions. Il reparto che Gasperini ritiene fondamentale è quello che ha più calciatori con la valigia in mano. Dybala (ieri a riposo per febbre) ha il contratto in scadenza. El Shaarawy e Pellegrini (che il tecnico considera un attaccante) pure. Bailey è in prestito come Ferguson. Per questo motivo la rivoluzione immaginata in estate, deve iniziare ora. Perché il rischio di rimanere poi con il cerino in mano è dietro l'angolo. In gioco, infatti, c'è di più che un semplice pass per l'Europa che conta. Perché senza, Ranieri ha già lasciato intendere a cosa si andrebbe in contro. Tradotto: alla partenza di un paio di big.
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