C'è bisogno soltanto del risultato. Nient'altro. Oggi pomeriggio contro il Verona sarà la Roma a dover fare la differenza, obbligata a uscire allo scoperto e a prendersi i primi 3 punti del nuovo anno. Il risultato, dunque, prima del gioco, scrive Ugo Trani su "Il Messaggero".
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Aspettando i frutti dell’addestramento: il risultato adesso viene prima del gioco
Oggi e per qualche settimana la vittoria viene prima di ogni accorgimento tattico o di qualsiasi correzione tecnica. L’allenatore ha davanti la classifica e si rende conto che basta poco per rivedere la Roma protagonista in campionato
Mezza settimana di allenamenti è niente per chiedere al tecnico di Certaldo di far vedere subito l’impronta del suo lavoro che ha come regole fondamentali l’equilibrio e la partecipazione tra reparti, la collaborazione e il sacrificio dei singoli, la conoscenza e la praticità degli interpreti. Chi è stato già con lui, pochissimi e con De Rossi probabilmente unico titolare, e chi lo ha appena scoperto avrà capito che, a prescindere dai dettagli da approfondire nelle prossime settimane, lo svolgimento del match passa attraverso 6 o 7 giocatori che partecipano in contemporanea alla fase offensiva e che al tempo stesso tutti i giocatori devono essere presenti sotto la linea della palla quando l’iniziativa ce l’hanno i rivali di giornata.
Ma oggi e per qualche settimana la vittoria viene prima di ogni accorgimento tattico o di qualsiasi correzione tecnica. L’allenatore ha davanti la classifica e si rende conto che basta poco per rivedere la Roma protagonista in campionato. Nelle ultime 3 partite con Garcia ha raccolto più punti (5) di quanti ne abbia conquistati l’Inter di Mancini (4) che di gare ne ha giocate 4 e che, pur al 2° posto, ha appena 4 punti di vantaggio. Con l’intero girone di ritorno a disposizione il recupero è possibile.
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