Oggi saranno di nuovo contro ma Spalletti e Sousa sono due tecnici che hanno molte cose in comune. Le loro squadre sanno giocare al calcio, producono spettacolo e propongono un gioco moderno, grazie ai rispettivi allenatori che si guardano, si studiano, si modellano (scopiazzano) a vicenda per migliorarsi, come scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero.
rassegna stampa
Allenatori nel futuro
Spalletti & Sousa, tecnici di Roma e Fiorentina, hanno in comune un domani tutto da decifrare. Lucio non ha ancora rinnovato, Paulo medita l’addio da Firenze: dietro c’è la “nemica” Juve
C’è anche un altro aspetto in comune: il futuro incerto. Spalletti non ha firmato il rinnovo con la Roma e a giugno, in teoria, è libero; Sousa ha ancora due anni di contratto ma non è affatto escluso che l’anno prossimo scelga di allontanarsi da Firenze.
La scorsa estate, il tecnico portoghese era stato accostato alla Juventus, specie quando Allegri era finito nelle mire del Chelsea o di altre squadra della Premier. Quest’anno si riparla del post Allegri e si fa il nome di Spalletti. La Juve, insomma, nemica storica di Roma e Fiorentina, rischia di ritrovarsi in panchina uno dei due rivali di questa sera. Pura teoria al momento, attendiamo e seguiamo gli sviluppi. Ciò che è certo è che parliamo di due allenatori bravi, molto stimati in giro e non solo dalla Juventus.
«Il mio futuro dipende dai risultati», ha ribadito recentemente il tecnico della Fiorentina e anche qui, ha lasciato una prospettiva nebulosa. Un discorso, quello relativo ai risultati, che ha catturato da tempo anche Spalletti. I due uguali anche in questo aspetto. Lucio disse che «la penna per la firma è in mano ai calciatori». Come a dire che il suo futuro dipende, appunto, dai risultati. A Roma sono tutti soddisfatti di cosa sta facendo la Roma con il tecnico toscano in panchina. Lucio riscuote un enorme consenso popolare. Ma di firma, non se ne parla. La società aspetta e spera che Spalletti resti, ma non ha intenzione di forzare la mano su decisioni altrui. «Rimane quello che ho detto in passato, ed è chiaro. Fino a fine del campionato si rimane così, i contratti bisogna meritarli con i risultati, non una settimana sì e l’altra no. Ognuno va a far valere le scadenze e le priorità che ha, non rispondo più su questa domanda», sono invece le parole di ieri di Spalletti, che continua a deviare il discorso.
Paulo e Lucio, due tecnici apprezzati che vogliono, sognano, pretendono progetti vincenti. Roma e Firenze sono in grado di accontentarli?
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