Maria è stata per anni, anzi per una vita al fianco di Franco. E oggi, nell'annunciare la sua morte, scrive Mimmo Ferretti su Il Messaggero, ci piace pensare che se ne sia andata perché non ce la faceva più a restare lontana dal suo uomo. Compagno, marito, amico. Maria Sensi per tanti anni ha incarnato con tutta se stessa lo spirito più puro del tifoso della Roma. Con tutti i suoi eccessi, nel bene e nel male. Nessuno può dimenticare, ad esempio, Maria Sensi addirittura in prima fila davanti agli uffici della Federcalcio per tenere alto il nome della Roma. Ma come: la moglie del presidente accanto agli ultrà? La cosa, ovviamente, non passò inosservata, ma di questo lei se ne fece un vanto, non certo una condanna.
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Addio “sora Maria”, moglie ultrà e pezzo dello scudetto di Sensi
Maria Nanni, vedova del presidente Franco Sensi, per tanti anni ha incarnato con tutta se stessa lo spirito più puro del tifoso della Roma
Era una Roma, in quel periodo, quasi a conduzione familiare, ma nel senso buono dell'aggettivo, all'interno della quale la signora Maria ricopriva più ruoli. In primis, quello che si era data da sola, cioè controllare tutto quanto veniva scritto e detto della squadra/società presieduta da suo adorato Franco. Un atto d'amore, a modo suo.
Moglie e anche mamma del presidente della Roma, la signora Maria, quando Rosella prese il posto del padre. Lei ha continuato a comportarsi come sempre aveva fatto, vivendo la Roma dal di dentro ma con rispetto enorme nei confronti di chi realmente guidava la società. Ecco perché ha vissuto molto male il passaggio del club in altre mani, come se le fosse stato tolto, strappato qualcosa dal cuore anche se sapeva perfettamente come erano andate le cose. Ma come non capirla? All'amore, si sa, non si comanda. Che la terra le sia lieve, Maria.
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