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rassegna stampa

Acerbi-Smalling, leader centrali

Domanisera spetta a loro fermare rispettivamente Dzeko e Immobile

Redazione

Smalling e Acerbi, così diversi ma allo tempo così uguali, scrivono Daniele Magliocchetti e Stefano Carina su Il Messaggero. Il giallorosso guida silenziosa, il biancoceleste capace di toccare il fondo e poi risalire sino a guadagnarsi nuovamente la nazionale. Entrambi leader, spetta a loro fermare rispettivamente Immobile e Dzeko.

Acerbi vive questo derby in duplice veste: come rilancio per la Lazio, ma anche per se stesso. Non è la solita stagione impeccabile per il difensore. I tifosi erano abituati bene, sempre in campo e tra i migliori, se non il migliore. Quest'anno invece, tra qualche noia ai flessori che l'ha costretto a saltare tre partite di campionato (quasi un record in negativo) e alcune prestazioni sottotono, l'immagine del centrale difensivo irreprensibile, a tratti davvero insuperabile, è stata scalfita. Senza esagerare, il muro si è un po' sgretolato. Con la Roma non ha una grandissima tradizione, sin dai tempi del Sassuolo. In quattordici incontri, appena una vittoria, due anni fa proprio nella stracittadina, quando la Lazio dominò per 3-0.

A Smalling, invece, è toccato prima l'amico Lukaku e ora Immobile. Nel giro di 5 giorni Chris incrocia il top della serie A. Domenica l'errore in marcatura sul gol di Skriniar (da condividere con Mkhitaryan) ha pesato sulla valutazione dell'inglese che ha tenuto ancora una volta a secco il vecchio compagno di squadra. In tre confronti diretti, il centravanti belga ha segnato soltanto su rigore nel 2-2 dello scorso luglio. A dimostrazione, se ancora ce ne fosse bisogno, che nella marcatura ad uomo l'ex United ha pochi rivali. Anche ora che con la difesa a tre è chiamato ad aiutare in seconda battuta i due marcatori, Mancini e Ibanez. Accadrà anche venerdì. Toccherà infatti a lui chiudere in seconda battuta su Caicedo e Immobile.