(Leggo - F.Balzani)Apparecchio ai denti, sguardo timido, qualche segno di acne giovanile e la Bibbia sempre a portata di mano (la legge sempre a voce alta negli spogliatoi prima di ogni partita). Ma tra un salmo su Twitter e i primi autografi firmati a Trigoria, Marcos Aos Correas, in arte Marquinhos, 18 enne di San Paolo, si è preso maglia da titolare e ruolo da leader della difesa della Roma mentre in Brasile c’è già chi lo paragona a Thiago Silva. «È un mito, ma io sogno di diventare il nuovo Aldair». Il carattere è simile. Marquinhos, infatti, ha passato questi primi mesi nella capitale tra il Vaticano e Trigoria accompagnato dal fratello Luan (che ha fallito un provino a Udine) e il papà. Una famiglia unita (la madre e le tre sorelle lo raggiungeranno presto) quella di Marcos emerso da una dei tanti quartieri poveri di San Paolo. «Sono contento di poter dare una tranquillità alla mia famiglia, mi piace vederli sorridere». Possono farlo grazie al successo in ascesa della stella di casa scoperta da Zeman che ha visto in lui le stigmate del grande difensore. «La sua stima mi ha convinto a lasciare il Corinthians così giovane, papà non voleva». A maggio, quando la Roma lo ha cercato per la prima volta, infatti era ancora minorenne e una volta sbarcato nella capitale ha dovuto combattere i pregiudizi della piazza. Dopo soli 3 mesi Marquinhos col Toro ha già raggiunto l’’8ª presenza da almeno 45’ che determina il trasferimento definitivo alla Roma (3 milioni che si aggiungono all’uno e mezzo per il prestito). Togliamo la «s» finale al cognome, ma manteniamo il sorriso. È quello di Marquinho che contro il Pescara dovrebbe partire titolare. L’ex-Fluminense finora è subentrato ben 8 volte su 10 in cui era a disposizione e contro Inter, Palermo, Lazio e Torino ha dato la scossa a un centrocampo in apnea. Zeman intende premiarlo.
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I Marquinhi
(Leggo – F.Balzani) Apparecchio ai denti, sguardo timido, qualche segno di acne giovanile e la Bibbia sempre a portata di mano (la legge sempre a voce alta negli spogliatoi prima di ogni partita). Ma tra un salmo su Twitter e i primi...
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