"Comprare la Roma sarebbe un onoree un grande investimento: se la proprietà decidesse di vendere la squadra, sarei pronto a trattare". Raffaello Follieri è un finanziere navigato, ma il mondo del calcio, in Italia, è più rischioso di Wall Street: le indiscrezioni sul suo interesse per la As Roma, controllata dal gruppo americano Friedkin hanno scatenato una bagarre mediatica a cui Follieri non teneva affatto. "La realtà dei fatti è questa: ho avuto due incontri a Londra con Ryan Friedkin, il primo nel dicembre 2022 e il secondo nel marzo scorso. Ho manifestato il mio interesse sulla squadra, ma il gruppo americano è stato chiaro: venderà solo se il nuovo stadio di Roma non sarà costruito" dice intervistato da Alessandro Plateroti su Il Sole 24 ore. E secondo il finanziere, la base di partenza di una trattativa di acquisto sarebbe di circa 750 milioni di euro.
Il Sole 24 ore
Follieri: “Pronto a trattare la Roma. I Friedkin venderanno se non si farà lo stadio”
La possibile cordata Follieri-sceicchi sauditi era emersa nei giorni scorsi da alcune indiscrezioni trapelate dallo staff della Roma, ma il finanziere nega ogni ipotesi: "Ho tutte le risorse necessarie per far tornare la Roma italiana, gestirei tutto da solo" . Proprio qui saltano fuori le sorprese più interessanti rivelate da Follieri: "Non sono in Italia per comprare campi di calcio - ironizza Follieri - ma per vendere le materie prime più preziose e strategiche per la rivoluzione industriale dell'era digitale, le terre rare". Per chi ne sa poco, si tratta dei metalli delle nuove tecnologie e sono fondamentali per l'economia del presente e del futuro. Costituiscono magneti permanenti, sensori elettrici e convertitori catalitici, indispensabili per la produzione di tecnologie green quali l'energia eolica, solare ed elettrica e per le comunicazioni ottiche.
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