rassegna stampa

Euro 2016, l’ingorgo di calcio che piace a monsieur Platini

(Il Fatto Quotidiano – P.Ziliani) Se il mondo del calcio fosse una cosa seria, negli stadi di tutta Europa starebbero spuntando manifesti giganti col volto di Platini e la scritta “Wanted, dead or alive!”, ricercato vivo o morto, proprio...

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(Il Fatto Quotidiano - P.Ziliani) Se il mondo del calcio fosse una cosa seria, negli stadi di tutta Europa starebbero spuntando manifesti giganti col volto di Platini e la scritta “Wanted, dead or alive!”, ricercato vivo o morto, proprio come accadeva per Billy the Kid, il fuorilegge sulla cui testa Lew Wallace, governatore del New Mexico, pose una taglia altissima sul finire dell’800. Billy the Kid, ben vestito e di bell’aspetto, andava in giro uccidendo persone; il bel Michel, ben vestito e di bell’aspetto, se ne va in giro uccidendo il calcio. Solo che nessuno se ne accorge. Si sono svolti domenica, a Nizza, i sorteggi per i gironi di qualificazione degli Europei 2016. L’Italia è finita nel girone con Croazia, Norvegia, Bulgaria, Azerbaigian e Malta, ma col Mundial brasiliano alle porte tutto è passato in cavalleria. Peccato. Perché nessuno, o quasi, si è accorto che l’Europeo del 2016 sarà un supplizio di Tantalo. Cos’è successo? Platini, per arraffare la solita montagna di soldi con la vendita centralizzata dei diritti-tv, ha fatto strame del fascino dell’evento trasformando i due anni di sfide in un’elefantiaca competizione del nulla.

D’EMBLÉE, come direbbe lui, Platini ha deciso che alla fase finale – dal 10 giugno al 10 luglio 2016 in Francia – approderanno (tenetevi forte!) 24 nazionali: 8 in più rispetto alle 16 ammesse a partire da Inghilterra 1996, 16 in più rispetto alle 8 ammesse a partire da Italia 1980 (nelle prime 5 edizioni, addirittura, le ammesse alla fase finale erano solo 4!). In pratica: sistemate le 53 nazioni partecipanti – più la Francia organizzatrice – in 9 gironi di 6 squadre ciascuno, per due lunghi anni assisteremo a partite senza alcun pathos, da sbadiglio a occhi aperti, se è vero che in ogni girone passeranno tutte le prime classificate (nove), tutte le seconde (altre nove: e sono 18), la migliore terza (e fanno 19), mentre le restanti otto terze si sfideranno ai play-off per designare le altre 4 qualificate (e siamo a 23: più la Francia ammessa di diritto, ed eccoci a 24). In pratica, considerando che le probabilità di mancare la qualificazione, per nazioni come Germania, Spagna, Olanda, Italia, Francia, Inghilterra e Russia, sono pari a zero, e visto che almeno una quindicina di nazioni (Andorra, San Marino, Fær Øer, Liechtenstein, Malta, Lussemburgo, Cipro, la debuttante Gibilterra e altre) sono armate brancaleone che faticherebbero a far punti anche col Borgorosso Football Club, le tivù di mezzo mondo dovranno svenarsi per ammannire ai propri teleutenti un diluvio di match poco più che amichevoli, una sbobba che al confronto la Mitropa Cup era un concentrato di brividi, visto che il solo motivo di curiosità consiste, fin da ora, nello scoprire chi vincerà, alla fine, il play-off tra Galles e Bielorussia. Diciamolo: è vero che l’Italia di Lippi ai Mondiali del 2010 in Sudafrica riuscì nell’impresa di arrivare quarta su 4 in un gruppo con Paraguay, Slovacchia e Nuova Zelanda; ma in attesa di scoprire cosa bevesse, la sera a tavola, l’ex allenatore della Juventus, pensare che Italia o Germania o Spagna o Olanda finiscano quarti nel proprio girone, magari dopo un play-off perso contro il Kazakistan, ha dell’impensabile.

MA PLATINI è come Houdini: a lui riesce tutto, colpi di mano (lesta) compresi. E così pur di spremere fino all’ultima goccia le mammelle di Fox Sports Media, Espn, Tf1, M6 e biIN Sport – e in attesa che anche una tivù italiana abbocchi – ha pensato bene di spruzzare di finto appeal tutte le 270 partite di qualificazione, Cipro-Andorra e Malta-Azerbaigian comprese, facendole iniziare tutte alle 20:45 (roba pregiata, da prima serata), con pochi permessi d’anticipo alle 18 e spalmandole in un’infinità di giorni settimanali. In particolare sono previsti tre turni doppi di gare (il secondo e il terzo, il settimo e l’ottavo, il nono e il decimo) che si dipaneranno dal giovedì al martedì successivo (sic) in una via crucis sconsigliabile ai deboli di cuore, mentre il 1° turno si svolgerà dalla domenica al martedì e il 4°, il 5° e il 6° dal venerdì alla domenica. Il tutto per partite che suscitano un interesse paragonabile a quello del segnale orario alle 4 di notte. C’era una volta il romantico, affascinante, emozionante, esclusivo Europeo di calcio…