rassegna stampa

Diritti tv, vicina l’assegnazione

Sarebbe vicina la risoluzione della bagarre sull'assegnazione dei diritti tv.

finconsadmin

Ci sono due certezze nella bagarre creatasi attorno all’asta per i diritti tv della Serie A di calcio per il triennio 2015-2018, indetta dalla Lega Calcio (assistita dall’advisor Infront). La prima è che la Confindustria del pallone vuole assegnare in tempi rapidi (si parla del 23 giugno) i vari pacchetti messi a bando e incassare il massimo possibile: quasi 1 miliardo.

La seconda è che dopo il primo intervento in sede di valutazione delle proposte del regolamento della gara, l’Antitrust non tornerà a occuparsi della vicenda, nonostante sia tirata per la giacchetta da più parti. «E la Lega che deve decidere se le offerte sono regolari e se siano accettabili quelle vincolate, come quella di Media-set da 306 milioni sul pacchetto D (le 12 squadre minori, ndr)», afferma una fonte qualificata vicina al dossier interpellata da MF-Milano Finanza.

Ma come si esce da questa impasse legata alla battaglia tra Sky Italia di Rupert Murdoch e la tv della famiglia Berlusconi? Se si guarda alle mere offerte non c’è partita. La pay tv satellitare ha offerto 355 milioni per il pacchetto A (le partite delle 8 migliori squadre sul satellite) contro i 350 milioni di Mediaset. Idem per il pacchetto B (stesso numero di squadre e partite sul digitale terrestre): Sky ha messo sul piatto 420 milioni, il Biscione 275-280 milioni. Offerta, quest’ultima, superata pure da quella di Fox Sports (400 milioni), che fa sempre riferimento alla News Corp di Murdoch. Poi ci sono le offerte per il pacchetto D, dove domina il gruppo guidato dal vice presidente Pier Silvio Berlusconi: 306 milioni contro i 180 milioni di Fox. Briciole il pacchetto C (interviste) che vale 20 milioni. Se prevalesse la mera legge dell’offerta Sky farebbe filotto (aggiudicandosi i pacchetti A e B) con 770 milioni. A questi si sommerebbero i soldi di Fox per il D e i 20 milioni per il C. Totale: 970 milioni. Ma ieri è girato il rumor di un’offerta cumulativa di Mediaset da 850 milioni per sbaragliare il rivale. Facile prevedere una mediazione: «Sky non può stare senza la Champions League (i diritti 2015-2018 li ha Mediaset, ndr) e il Biscione non può stare senza serie A. Perderebbero entrambe», prosegue la fonte. Possibile uno scambio come avvenuto finora, con Sky che parte avvantaggiata.