Zoff incontrò Totti poco più che ventenne. Oggi Francesco, ancor più dopo il gol all’Etihad Stadium che lo ha consacrato come goleador di Champions più longevo, è diventato per molti una Leggenda, anche oltre i confini dell’Italia. Il Mito e la Leggenda: così profondamente diversi, ma campioni di ere diverse. Queste le parole dell'ex numero 1 della Nazionale.
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Zoff: “Francesco è il più completo”
Secondo l'ex numero uno della Nazionale, Totti il più completo perché oltre ad avere grandi qualità tecniche, ha anche grande forza fisica.
Cosa era Juventus-Roma ieri quando lei difendeva i pali bianconeri? E cosa è oggi?
«E’ stata una grande sfida per lo scudetto negli Anni Ottanta. Ed è tornata ad esserlo. Anche se...».
Anche se?
«Anche se diamoci una calmata - sorride Zoff - siamo alla sesta giornata, non parliamo già di sfida scudetto. Nel senso che la partita di domani non può decidere nulla. Indubbiamente, in base all’esito, potrebbe dare una iniezione di fiducia ad una o gettare nel dubbio un’altra. Questo è soprattutto il valore della sfida di domani: più sottile, ambientale, umorale. Che decisivo»
Totti a casa dei numeri dieci: Platini, Baggio, Del Piero... Ci sta bene in questa galleria il capitano della Roma?
«Beh, direi assolutamente sì. Francesco è un campione, un grande campione. E continua a dimostrarlo».
Lei è stato un grande esempio di longevità agonistica. Totti ha scritto proprio questa settimana un altro record, stavolta internazionale: è il giocatore più “anziano” ad aver segnato in Champions League. Un altro segno della sua consacrazione?
«Ho visto il gol, molto bello. Credo che non ci si debba meravigliare: lui ci ha abituato a queste cose, continua a farle, anche a 38 anni, Sono perle rare del suo repertorio e saperlo in campo in questa competizione all’eta che ha, sinceramente non abbia fatto mai dubitare per primo lui di poter battere quel record».
Lei ha allenato sia Totti, che Baggio e Del Piero, in nazionale. Se dovesse raccontarli, proviamo a chiederle, a paragonarli, cosa direbbe?
«Parliamo di giocatori straordinari, tra gli italiani i migliori degli ultimi 25 anni. Del Piero un goleador, Baggio grande rifinitore, straordinario nei suoi slalom. Totti il più completo perché a queste qualità, magari espresse in percentuali talvolta diverse dagli altri due, aggiunge la grande forza fisica».
E il confronto con Platini, suo compagno di tante vittorie? Lei una volta disse che Francesco può essere considerato addirittura più forte di Le Roi?
«Ricordo bene quello che dissi, era un po’ diverso e devo spiegarlo meglio perché il discorso era più compiuto: se parliamo di intelligenza, piede, forza fisica, Totti ha tutto per essere alla pari con tutti o anche per superarli. Quando parliamo di Platini non dobbiamo dimenticare i suoi successi a livello internazionale. A Francesco sono mancati perché qualche volta alla Roma è mancato il palcoscenico europeo. E questa cosa lo ha penalizzato avendo lui scelto di vestire una maglia soltanto. Questa è una cosa che gli fa molto onore, ma sotto il profilo internazionale ha privato il capitano giallorosso di qualcosa. Quando i confronti si fanno su profili così elevati, entra in ballo tutto. Ma, ripeto, se ci fermiamo ai valori tecnici e fisici, Totti è Totti. E quello che ha fatto fino ad oggi gli assegna un ruolo di primissimo piano».
Ce l’ha un aggettivo per Totti?
«Straordinario nella sua completezza».
Lei vede Roma e Juve una spanna sugli altri?
«E’ quello che ci sta dicendo l’avvio di stagione. Il divario cion le altre sembra accresciuto. Devono essere brave a mantenerlo»
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