rassegna stampa

Zeman: Troppi errori

(Corriere dello Sport-R.Maida) Non è stata una sconfitta zemaniana. E’ stata una sconfitta surreale. Novantanove volte su cento, una partita come questa si vince.

Redazione

(Corriere dello Sport-R.Maida)Non è stata una sconfitta zemaniana. E’ stata una sconfitta surreale. Novantanove volte su cento, una partita come questa si vince. La centesima si pareggia. La Roma è andata oltre, perdendola all’ultimo cross.Zdenek Zeman ritorna sull’incubo con lo sguardo vitreo, come se questa domenica non fosse mai esistita. «Abbiamo fatto bene nel primo tempo - spiega - poi forse ci siamo accontentati. Noi cerchiamo di giocare sul ritmo. E sul 2-0, invece di alzarlo per sfruttare gli spazi, l’abbiamo abbassato. A quel punto gli spazi li abbiamo lasciati noi e il Bologna ne ha approfittato. A un certo punto nella ripresa siamo finiti in balia dell’avversario. Anche prima di incassare i gol»

. Le cause? «Appagamento mentale, credo. Pensavamo di aver già vinto. La stanchezza dei nazionali non c’entra. Stavano tutti bene. E di sicuro non hanno dimenticato in dieci giorni quello che si deve fare in campo» .

IL BLACK OUT -Rimane inconcepibile il momento di schizofrenia che ha regalato due gol al Bologna in pochi secondi. Zeman su questo è durissimo: «La squadra ha commesso errori grossolani. Sul primo gol eravamo in quattro contro uno in area e nessuno ha contrastato Gilardino. Questo è l’abc del calcio. Senza contare che nessuno era andato a ostacolare il loro cross. Sul secondo gol poi ci siamo fermati sulla linea dei sedici metri, senza arretrare né aggredire. Guardavamo gli altri. E quando ti metti in quella condizione, qualcosa può succedere» . Burdisso si è preso la colpa della sconfitta per l’errore finale, Zeman preferisce osservare il collettivo: «Il terzo gol è stato uno scontro con Stekelenburg. E l’abbiamo pagato. Ma il problema è che dobbiamo imparare a restare concentrati per tutta la partita» .

LA LETTURA -La sostituzione contemporanea di Lamela e Pjanic, con il senno di poi, non ha convinto. In quel momento la Roma era ancora avanti di due gol, subito dopo è franata: «Sicuramente i cambi non hanno aiutato la squadra. Però i gol che abbiamo preso non possono essere attribuiti a chi è entrato. La verità è che abbiamo cominciato a essere passivi nella fase difensiva. Non solo con i difensori ma anche a centrocampo. Non riuscivamo più a ripartire. Abbiamo perso distanze, collegamenti, aggressività» . Sul 2-2, Zeman ha tolto anche Piris inserendo il debuttante Marquinhos,difensore centrale di 18 anni. Zeman chiarisce la sua idea: «Volevo sfruttare il piede e la corsa di Marquinhos per spingere di più sulla fascia. Piris non stava facendo più il lavoro della prima parte di gara, che mi aveva soddisfatto. Sul primo gol era in posizione sbagliata e non è riuscito a intervenire. Sul secondo invece eravamo in sette in tre metri quadrati, non c’è stato un errore individuale» . (...)

FILOSOFIA -  La cosa che a Zeman dà più fastidio, oltre alle dichiarazioni di Vialli, è l’accusa di non saper difendere: «Io vorrei giocare più corto e lontano dalla mia porta. Invece la Roma ha lasciato arrivare diverse volte l’avversario al limite dell’area. Se avessimo difeso alti come voglio io, forse i gol non li avremmo presi. Ci siamo allungati troppo» . Aveva comunque messo in conto una serie di difficoltà iniziali: «In questa squadra ci sono tanti giovani che devono imparare, perché non sono abituati a vincere i campionati. Sul 2-0 per noi attaccavano sia i tre di sinistra che i tre di destra, tutti proiettati verso il terzo gol. Così si sprecano energie preziose che rischi di pagare» . Non per questo Zeman ha perso l’ottimismo: «Non so quanto tempo servirà ma mi pare che siamo sulla strada giusta. Siamo a cinque punti dalla vetta e faremo il possibile per recuperare terreno. L’obiettivo dev’essere giocare a calcio come vogliamo noi, non come vuole l’avversario» . Anche quando la partita diventa difficile: «Sul 2-2 abbiamo reagito. Ma è stata una reazione sbagliata. Non puoi lanciare il pallone lungo dalla difesa, devi rimetterti a giocare come sai. Altrimenti è impossibile segnare» . E Totti ha perso un po’ il controllo: «Si è innervosito per i tanti colpi che aveva preso. Se era da espulsione lui, lo erano anche tanti avversari» . Destro invece è sembrato lontano dai suoi livelli: «Per me si è mosso bene. Gli sono mancati i gol e i rifornimenti»