rassegna stampa

Zeman sterza dopo il derby

(Corriere dello Sport – A.Ghiacci) – Il solito dilemma, quello tra bel calcio e risultati, è entrato di prepotenza a Trigoria.

Redazione

(Corriere dello Sport - A.Ghiacci) - Il solito dilemma, quello tra bel calcio e risultati, è entrato di prepotenza a Trigoria. Il gioco sarebbe arrivato con Zeman, scelto dalla dirigenza della Roma per il secondo anno di percorso societario. I risultati, invece, anche per la presenza di Zeman, ma soprattutto perché la squadra è ancora in costruzione, non erano così assicurati. In quattro mesi la Roma è riuscita a mostrare tutto e il contrario di tutto: calcio spettacolo con vittoria annessa, rimonte subite dopo il doppio vantaggio fino al catenaccio di Pescara per difendere il gol segnato dopo cinque minuti. In tutto ciò c’è stato un punto di rottura: la sconfitta nel derby, che già di per sé ha fatto male, ha portato tutte le parti in causa a pensare al cambiamento. La società ha chiesto tre vittorie consecutive (la Roma è arrivata a 2 contro Torino e Pescara in attesa della trasferta di Siena), Zeman ha capito che forse il gruppo non si sentiva così sicuro dell’atteggiamento perennemente spregiudicato [...]

DUALISMO - I confronti di Trigoria, con ordini ben precisi della dirigenza, hanno portato al cambiamento che la Roma ha mostrato contro Torino e Pescara. A Trigoria però, il direttore sportivo Sabatini e il tecnico Zeman, valutano le due partite appena vinte in maniera del tutto differente. E’ piaciuto il fatto che la squadra sia riuscita a subire pochissimi rischi in confronto a quanto fatto fino al derby (la difesa non ha subito gol in entrambi i casi).

Non è piaciuto invece l’atteggiamento troppo remissivo mostrato due giorni fa allo stadio Adriatico, al quale però ha contribuito anche Zeman, chiudendo la partita con due centrocampisti (Perrotta e Marquinho) come esterni d’attacco del fintissimo e abbottonatissimo 4-3-3. Chiaramente, se tutti hanno dovuto fare un passo indietro rispetto alle convinzioni di partenza, si sono creati punti di vista nuovi e differenti. «Siamo stati troppo passivi, non è il nostro gioco» ha detto Zeman. «Abbiamo capito che giocare bene e non vincere non serve a nulla, bisogna essere cinici e portare a casa i risultati» ha invece commentato Totti.[...]

CAMBIO - L’anno scorso, quando la Roma chiedeva pazienza al proprio pubblico, all’Olimpico fu esposto l’ormai famoso striscione «mai schiavi del risultato» . Dopo un anno e mezzo e saliscendi di prestazioni degne delle montagne russe più all’avanguardia, la pazienza, non solo quella dei tifosi, è andata a farsi benedire già da un po’. Risultati o bel gioco? Il piano della Roma prevede di ottenere entrambi: nel frattempo, però, il club giallorosso, nelle sue componenti più importanti, è corso ai ripari. E quando si vince, si sa, tutto diventa più facile. Lo conferma Totti stesso:«Il successo dà sicurezza, equilibrio e punti» . Avanti così, allora. Con la Roma che domenica a Siena sarà chiamata alla terza vittoria consecutiva che manca da un anno [...]