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Zeman: «Questa volta meritano un 8»

(Corriere dello Sport-R.Maida) Al gol di Jankovic, sul 2-0, Sabatini non ha mosso un muscolo mentre teneva tra le mani la sigaretta fumante.

Redazione

(Corriere dello Sport-R.Maida)Al gol di Jankovic, sul 2-0, Sabatini non ha mosso un muscolo mentre teneva tra le mani la sigaretta fumante. Lì accanto invece Baldini, con tanto di occhiali da vista, si è battuto le mani sulle cosce come a dire: ecco vedi, ci risiamo? In quel momento la Roma stava affondando e l’aria di Marassi si stava facendo pesante. Sono quelle situazioni (vedi Torino) in cui basta un niente per finire umiliati. Invece la Roma, nonostante il caos tattico e la pressione del risultato, ha recuperato nei meandri del cervello la forza per reagire. Scossa dal genio di Totti e dal furore di Osvaldo, è uscita dal torpore e ha preso a pallonate il Genoa. Tolti i primi venti minuti, è stata una grande Roma: 64 per cento di possesso palla, 84 per cento nell’indice di pericolosità. Non è ancora organizzata come vuole il maestro ma molto verticale nello spirito. E’ un inizio e un indizio di qualcosa che può nascere. Zdenek Zeman, nonostante la febbre che lo debilita, ha un’aria più serena del solito: «Abbiamo giocato una buona partita. Non è facile ripartire dopo uno 0-2, invece siamo stati bravi a credere nella possibilità di ribaltare il risultato e ci siamo riusciti, migliorando la manovra e allargando il gioco sulle fasce. Sono felice che abbiano segnato i tre attaccanti».

I REPROBI -Sulla vittoria, che a Genova mancava da cinque anni, hanno inciso in maniera notevole i due campioni esclusi contro l’Atalanta: De Rossi e soprattutto Osvaldo. «Questi sono i giocatori che voglio - spiega Zeman -, purtroppo prima non li ho avuti. Le mie decisioni dipendono dal comportamento dei giocatori. Ma sono contento che abbiano dato risposte importanti: per me stavolta meritano otto». De Rossi però conferma di non avere le caratteristiche dell’interno che vuole Zeman: «Daniele non ha le caratteristiche dell'incursore, preferisce costruire il gioco da lontano. Come Tachtsidis. Ma ha fatto una grande partita».

IL FARO - La Roma è poco zemaniana anche per la magnifica eccezione di Totti, che esce dagli schemi: «Lui non può giocare fisso sull’esterno. Deve trovarsi spazio tra le due linee e cercare il posto in cui è più utile alla squadra. Da centravanti potrebbe essere marcato a uomo e faticherebbe. Così invece è bravo a innescare i compagni. Ma dalla sua parte abbiamo comunque due uomini che cercano la profondità. Lamela? Lo boccio (ride, ndi), gli dò cinque così migliora...» .

TRAGUARDI - Dopo due vittorie di fila la classifica torna interessante. Zeman non cambia idea sugli obiettivi: «Non dobbiamo fermarci qui, la squadra è competitiva. Finora non siamo riusciti a sfruttare in pieno le nostre qualità. Ma possiamo giocarcela con tutti, se lavoriamo insieme per novanta minuti» . (...)

SORPRESE - Promuove il bimbo del gruppo, Marquinhos: «Ha qualità, velocità, colpo di testa. Può diventare un campione. Ma non bisogna avere fretta. E abbiamo anche Romagnoli che presto scopriremo». Anche Piris ha finalmente convinto: «Mi fa piacere. Ha fatto una partita positiva. Ma stavolta non potrei parlare male di nessuno dei miei» .