(Corriere dello Sport - R.Maida) - Stavolta l’incredulità lascia posto ai fischi. Se ne sono sentiti parecchi, alla fine, più rumorosi rispetto alla sconfitta con il Bologna, quando la Roma aveva perso e non pareggiato. Perché in questo caso, più che del risultato, l’Olimpico si è accorto di una pericolosa abitudine della squadra: dopo l’intervallo, si spegne. L’aveva capito anche Ferrara, che ha ammesso di aver preparato la sfida aspettando il secondo tempo. Ma contro la Samp è andata peggio del previsto: la Roma si è fatta raggiungere con un uomo di vantaggio e con una domenica di riposo alle spalle. Certo, a conti fatti l’errore di Stekelenburg è decisivo. Per questo forse Zdenek Zeman è soddisfatto, dopo aver letto le statistiche della Lega: «Abbiamo fatto più di venti tiri (ventiquattro, ndr) , non abbiamo permesso alla Sampdoria di uscire dalla metà campo. Per me la Roma ha giocato una buona partita, non ho niente da rimproverare ai ragazzi. Anzi spero che giochi tutte le partite come questa. Nel calcio capitano certe serate: normalmente queste partite finiscono 4-1. Il risultato purtroppo non ci ha premiati» .
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Zeman: “La Roma a me è piaciuta”
(Corriere dello Sport – R.Maida) – Stavolta l’incredulità lascia posto ai fischi. Se ne sono sentiti parecchi, alla fine, più rumorosi rispetto alla sconfitta con il Bologna, quando la Roma aveva perso e non pareggiato.
SPIEGAZIONI - Zeman respinge l’ipotesi di un calo atletico e per questo ha fatto una sola sostituzione, De Rossi per Tachtsidis: «A me non sembrava che i giocatori fossero in debito d’ossigeno. Forse solo Balzaretti alla fine, dopo aver dato tutto. Se Destro avesse segnato i tre gol nelle occasioni che gli sono capitate, Ferrara non avrebbe detto che siamo calati. E’ la logica del risultato che orienta i giudizi. Ho visto gente correre avanti e indietro, si è giocato praticamente a una porta sola» . Nei momenti di difficoltà, la Roma sembra sciogliersi: «Fino all’1-1 abbiamo giocato con raziocinio. Poi abbiamo cominciato a lanciare la palla lunga perché volevamo a tutti costi vincere la prima partita in casa. Questo è stato un errore: quando sei in undici contro dieci devi allargare il gioco per creare spazi, con pazienza. Invece eravamo sempre nell’area di porta della Sampdoria, siamo andati all’arrembaggio, e non siamo riusciti a segnare» . La Roma sembra poco zemaniana: «Per buona parte della gara siamo stati a buon ritmo. Io cerco di lavorare per far giocare alla squadra un calcio propositivo e produttivo. Quello che non mi piace, ripeto, è successo dopo l’1-1. Eravamo frenetici» .
SOTTO ACCUSA - Il colpevole più facile di questa partita bizzarra è Stekelenburg ma Zeman (giustamente) lo difende: «Può succedere a tutti di commettere degli errori. Presto il ragazzo ci sarà molto utile. Tra l’altro ha sbagliato un solo intervento, che è stato decisivo sul risultato» . Punzecchia piuttosto l’arbitro Mazzoleni: «C’era fallo su Marquinho prima del cross» . Anche Destro, ancora senza gol, non convince: «Se avesse segnato, tutti direste che è un fenomeno. E’ chiaro che mi aspetto anche i gol da lui ma mi è piaciuto per i movimenti» .
VERSO TORINO- A tre giorni da Juve-Roma, c’è stato il gelo con Ferrara. I due si sono ignorati completamente: «Non ci siamo incrociati. Ma di solito è il più giovane che va a salutare il più anziano. Credo che funzioni così...» . Ferrara naturalmente ha replicato ( «Di solito è chi ospita a salutare» ), accendendo una sfida che sarà elettrica e che i tifosi di tutte e due le squadre sentono tantissimo. Sulla partita di sabato, Zeman ha fiducia: «Spero di creare problemi alla Juventus. Non so se martedì sia stata la Fiorentina a fermare la Juve, o la Juve a fermare la Fiorentina. Comunque noi proveremo a fare una buona partita. Poi non so come finirà, non sono un indovino. Lo stadio caldo? Se ce l’hanno con me, dovrebbero prendersela anche con i pubblici ministeri»
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