(Corriere dello Sport-A.Ghiacci)La difesa della Roma ha chiuso la partita con l’Atalanta senza subire gol. E’ la prima volta che accade quest’anno, in assoluto non succedeva da oltre cinque mesi (dal primo maggio scorso a Verona, Chievo-Roma 0-0 con Luis Enrique in panchina). Stekelenburg è tornato sicuro e si è mosso molto bene, Castan ha rappresentato la solita sicurezza, Balzaretti ha dato il suo contributo. E poi, ci sono le prestazioni dei due nuovi entrati rispetto al crollo di Torino. Il giovane Marquinhos ha giocato per la prima volta titolare. Nel suo ruolo, centrale di destra, con la responsabilità di aver preso il posto di uno come Burdisso. Il diciottenne brasiliano non si è emozionato e ha giocato con autorità e scioltezza. Alla fine anche Aldair, in tribuna, ha espresso parere favorevole. E Marquinhos ha subito lanciato la sfida: «Sono felicissimo, con la Roma vorrei diventare il nuovo Aldair».
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«Voglio essere il nuovo Aldair»
(Corriere dello Sport-A.Ghiacci) La difesa della Roma ha chiuso la partita con l’Atalanta senza subire gol. E’ la prima volta che accade quest’anno,
GIOIELLINO - Marquinhos ha dimostrato di poter rappresentare da subito un ottimo rinforzo. (...) A Trigoria ha già colpito tutti per la riservatezza e il senso della professionalità. Non è fidanzato e tra poco sarà raggiunto anche dalla madre. Dietro la maglia il nome sulla schiena è Marcos: «Ma va bene anche Marquinhos. Sento una grande responsabilità a far parte di questa grande squadra che ha dei tifosi fantastici. Sta andando bene, Roma è una grande città e qui sono felice. Taddei e Marquinho mi stanno aiutando molto. Come ho fatto a restare così tranquillo alla prima da titolare? La serenità sta dentro di me ma devo ringraziare anche i compagni. Mi sono mosso con personalità e consapevolezza dei miei mezzi. Anche Burdisso mi è stato molto di aiuto, mi ha parlato e caricato, lui è una grande persona». Zeman, che già lo aveva elogiato alla vigilia, ha confermato che Marquinhos è andato molto bene: «E’ un ‘94 con delle qualità importanti. Gli serve un po’ di esperienza perché in Brasile si gioca un calcio diverso. Si è applicato, è bravo sia fisicamente che tecnicamente. Noi l’abbiamo portato a Roma per questo, crediamo in lui. Ci ha conquistato con il suo atteggiamento e mi auguro che crescerà ancora».
PROGRESSI - Anche Ivan Piris, che ha ritrovato il posto in squadra dal primo minuto dopo l’esclusione di Torino, ha fatto progressi. Ancora qualche sbavatura da parte del paraguaiano, ma in generale la sua partita contro l’Atalanta è stata positiva: «All’inizio è stata dura, però dopo una ventina di minuti ci siamo assestati, anche con Marquinhos. La vittoria è un risultato importante in vista del futuro, è stata una buona partita». L’esterno destro prova ad analizzare quali possono essere i problemi della retroguardia che fino a ieri non era riuscita a chiudere una partita senza subire gol: «Credo che non dobbiamo dimenticare che c’è sempre una squadra avversaria. Anche l’Atalanta è stata molto rapida e ha provato a metterci in difficoltà, riuscendoci soprattutto a inizio partita. In avvio abbiamo fatto fatica a capire i loro movimenti, poi abbiamo preso le nostre misure, per fortuna non sono riusciti a segnare nelle occasioni che hanno avuto. Sono contento per la partita e per il fatto che non abbiamo subito gol». Piris è consapevole che se la Roma riesce a mantenere la porta inviolata «poi grandissimi giocatori come Totti e Lamela possono sempre risolvere la gara. Anche se secondo me tutta la squadra ha giocato una buona partita e stiamo recuperando dal momento negativo». Infine, l’ammissione: «Contro il Bologna era stata colpa mia, per me era importante riscattarmi e dopo la vittoria con l’Atalanta sto molto meglio»
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