rassegna stampa

Viola-Neto rottura. E adesso c’è la Roma

In casa viola, anche alla luce degli ottimi rapporti con la dirigenza giallorossa, sperano che non ci saranno colpi bassi da parte della Roma

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Neto dice no alle offerte della Fiorentina per allungare il suo contratto in scadenza e apre una possibile nuova sfida fra Juventus e Roma. Una terza concorrente estera è il Liverpool, ma non si esclude chepossa inserirsi qualche altro top club. I giallorossi sono in agguato, ma la Juve sarebbe pronta a promettere, quando Buffon dirà basta, un futuro lungo al brasiliano. Come riporta l'edizione odierna del Corriere dello Sport, la Fiorentina aveva chiesto a Neto tutta la verità e lui ieri pomeriggio non si è tirato indietro. Il giocatore ha costretto la società viola a prendere atto di una una rottura insanabile e la Fiorentina lo ha espresso tramite un comunicato ufficiale sul proprio sito. Chi sperava che in Neto prevalessero affetto e riconoscenza, è rimasto freddato. Chi invece sapeva da tempo che qualcosa non funzionava, come il Presidente Andrea della Valle, si è limitato ad allargare le braccia.

Domani ci sarà un vertice interno alla presenza del tecnico, Vincenzo Montella. Toccherà a lui decidere se mettere subito il portiere sul mercato, oppure se far prevalere le necessità tecniche e non modificare immediatamente un assetto, quello difensivo, che fin qui ha funzionato bene. Una parte della società - seguita, ieri, da una fetta consistente della tifoseria - di certo, preferirebbe vederlo in panchina. Ma, ripetiamo, l’ultima scelta sarà lasciata a Montella. In casa viola, anche alla luce degli ottimi rapporti con la dirigenza giallorossa,  sperano che non ci saranno colpi bassi da parte della Roma. Il brasiliano piace a Sabatini & Co, ma i viola sospettano che dietro alla decisione di Neto ci possa essere più la Juventus. D’altra parte la Juve nel passato ha provato a prendere Jovetic, Cuadrado e….Berbatov. Quest’ultimo mai arrivato all’aeroporto Vespucci dove ad attenderlo c’era il direttore tecnico Macia proprio dopo l’intervento dei bianconeri allo scalo di Monaco di Baviera.