«Da questa partita si capirà molto del campionato. Io spero in una bella fiaba, quella in cui la squadra di Garcia vince lo scudetto. Anzi, spero che non sarà solo una fiaba, ma una realtà. Sarà dura però, durissima» ha detto Carlo Verdone come riporta oggi il Corriere dello Sport.
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Verdone: “Il Milan ci dirà chi siamo. E poi i rinforzi”
«Abbiamo bisogno di rinforzi, soprattutto sulla fascia. E poi io sono veramente preoccupato per la mancanza di precisione sotto porta dei nostri attaccanti»
«Abbiamo bisogno di rinforzi, soprattutto sulla fascia. E poi io sono veramente preoccupato per la mancanza di precisione sotto porta dei nostri attaccanti». «Iturbe corre tanto ma è impreciso, Destro segna parecchio, ma anche lui ogni tanto è impreciso. Non capisco come possa succedere. Fanno reti pazzesche, come quelle di Pjanic su punizione, e poi si mangiano i gol più semplici del mondo. C’è un problema psicologico, secondo me. Creiamo così tanto che potremmo segnare tantissimo. Non lo facciamo e poi improvvisamente prendiamo quei gol stupidi, quelli che ti buttano fuori dalla Champions o ti fanno pareggiare con il Sassuolo. Siamo una squadra un po’ bipolare».
Dal calcio al cinema il passo non è per niente breve per Verdone. La sua Cenerentola è un omaggio alla poesia della musica di Rossini, una poesia che il regista proprio non riesce a vedere nel calcio: «Non riesco a trovare nella storia della Roma o in questo sport in particolare un soggetto per un film. Nel calcio ci sono troppi soldi in ballo. Forse sarebbe interessante un allenatore di una scuola calcio di periferia, con questi ragazzi che provano a giocare: ogni tanto c’è qualche caratterista che potrebbe funzionare, lo vedevo quando mio figlio giocava in una di queste piccole società. Hanno qualcosa di poetico solo quegli sport dove c’è l’uomo solo contro tutti: la maratona, i 10.000 metri, il ciclismo».
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