Una difesa record tre linee miracolose

La stagione in corso, ha visto sicuramente una Roma protagonista, capace di riscattare il disastroso torneo dello scorso anno. Come riporta l'edizione odierna del Corriere dello Sport, il dato più eclatante che riesce a dare una idea di come le cose siano cambiate a Trigoria è quello relativo alle reti subite: nella scorsa stagione, i giallorossi avevano subito 51 gol; mentre attualmente, con appena 15 gol al passivo, la Roma ha la migliore difesa del campionato. Meglio, ha fatto solo il Milan di Capello. «Che poi non è solo difesa: è centrocampo, è attacco. La prima linea difensiva è quella delle punte. Da lì parte la solidità di tutta la formazione, che così subisce pochissimi tiri. Di conseguenza prendiamo pochi gol» così spiega Rudi Garcia l'impermeabilità della sua squadra. E non ha torto il tecnico francese; con caratteristiche diverse, abbiamo visto a turno i vari Gervihno, Totti, Destro e Florenzi partecipare in maniera attiva alla fase difensiva. Per non parlare poi della funzione del centrocampo: un filtro incredibile, con De Rossi capace di abbassarsi sulla linea dei centrali difensivi all'occorrenza. «E’ chiaro che abbiamo un portiere fortissimo e difensori di grande talento - aggiunge Garcia - Quel che mi piace però è l’impegno di tutti nel recuperare il pallone. Quando perdiamo il possesso cerchiamo subito di recuperarlo oppure accorciamo la squadra per proteggerci meglio. Gli attaccanti hanno capito che è soprattutto loro interesse avere noi il pallone invece di lasciarlo agli avversari. La sola difesa da sola non basterebbe». E parlando di fase difensiva, il tecnico vita sulla corsia di sinistra: «Romagnoli in effetti è un giocatore che offre più copertura. Ma anche Dodò funziona, altrimenti non saremmo la migliore difesa d’Europa. Poi può capitare che un uomo s’infortuni com’è capitato al brasiliano, e che un altro subentri e giochi bene com’è riuscito a fare Romagnoli. Torosidis è ancora differente e può ricoprire diversi ruoli». Manca all’appello Balzaretti. «Va abbastanza bene ma non è guarito. Lo aspetteremo per tutto il tempo necessario».