rassegna stampa

Un week-end tutto giallorosso

(Corriere dello Sport – A.Ghiacci) – La Roma vince. Non solo quella di Luis Enrique, che rappresenta la punta dell’iceberg.

Redazione

(Corriere dello Sport – A.Ghiacci) - La Roma vince. Non solo quella di Luis Enrique, che rappresenta la punta dell’iceberg.

A vincere è praticamente tutta la Roma, tutto il settore giovanile: dieci partite, nove vittorie e uno 0-0. Un bel weekend davvero e a Trigoria sono tutti molto soddisfatti. Che il settore giovanile giallorosso - con l’avvento di Luis Enrique si potrebbe parlare di cantera - fosse ottimo, vincente e produttivo, non è certo una novità. Ma ora, grazie ai nuovi programmi di dirigenti e tecnici, ci si punta con ancora maggior forza. E il grande lavoro di Bruno Conti continua a dare i suoi ottimi risultati. Perché, come assicurava l’amministratore delegato giallorosso Claudio Fenucci, il futuro, in ottica della prossima entrata in vigore del fair-play finanziario, «è fatto di una squadra di 16-18 giocatori di livello, ai quali di volta in volta si aggiungono i giovani prodotti di casa più meritevoli» . E l’ultima lista dei convocati di Luis Enrique, quella diramata venerdì scorso, alla vigilia di Palermo, è la prova che il percorso è già stato ampiamente intrapreso: Tallo, Piscitella, Matteo Ricci e Pigliacelli “rubati” alla Primavera di Alberto De Rossi e portati in Sicilia.

MODELLO - Non solo i quattro di Palermo, perché tra ragazzi che sono a Trigoria e in giro per l’Italia, per il futuro ci sarebbe solo l’imbarazzo della scelta. Un modello che si basa su un nuovo codice di comportamenti: la Roma ha deciso di formare bravi ragazzi e giocatori fin da piccoli. Ecco allora che il più giovane tesserato giallorosso, Filippo Andreanacci, va a premiare le 700 presenze in carriera, Francesco Totti. E il ritardo alla riunione tecnica che ha fatto fuori Daniele De Rossi dalla partita di Bergamo, servirà a tutti per capire che l’obiettivo è uno solo: il bene della Roma, da raggiungere attraverso i giusti comportamenti, quelli che, nella recente storia romanista, erano cari a Luciano Spalletti. Luis Enrique ha incassato gli applausi dei suoi colleghi quando a Coverciano, il giorno dopo il ko in casa dell’Atalanta, ha fatto notare che «se fosse successo con due ragazzi che non si chiamano De Rossi il provvedimento sarebbe stato lo stesso» . […]