(Corriere dello Sport – R.Maida) - La Roma ha preparato 30 milioni per il mercato.
rassegna stampa
Trenta milioni per una nuova Roma
(Corriere dello Sport – R.Maida) – La Roma ha preparato 30 milioni per il mercato.
Significa che il saldo della campagna acquisti-cessioni, al 31 agosto, dovrà essere contenuto entro il -30. Di questo, anche di questo, hanno parlato Baldini e i tre soci più importanti della cordata americana negli intensi giorni di riunione in Massachusetts.
In un primo momento, a Boston, hanno partecipato Pallotta, Ruane e D’Amore; successivamente con Baldini (e Baldissoni) è rimasto il solo Pallotta, che ha invitato i suoi ospiti nella tenuta sull’isola di Nantucket, al largo delle coste orientali degli Stati Uniti. E’ stato fissato un budget, nel quadro del piano industriale pluriennale, da cui Sabatini partirà per rinforzare la squadra. E’ poi evidente che se dovesse presentarsi l’occasione della vita - Jovetic? Suarez? - le cifre potrebbero essere ritoccate verso l’alto. […]
RISORSE IN MENO - L’estate scorsa, la prima della nuova società composta per il 60 per cento dal consorzio Usa e per il 40 da Unicredit, fece registrare un passivo maggiore tra entrate e uscite: circa 45 milioni, che vennero in parte compensati da una riduzione del monte stipendi di circa il 10 per cento. Ma allora furono ingaggiati dodici giocatori (Marquinho si è aggregato a gennaio) con la cessione di Vucinic, Menez e Riise che hanno fruttato complessivamente 27 milioni, bonus inclusi. Adesso la Roma prevede di acquistare sei pezzi: due difensori centrali, due esterni, un centrocampista e un attaccante. La media per ogni rinforzo sarà quindi di 5 milioni, quelli che ha chiesto il Corinthians per lo sconosciuto Castan, senza contare che alcuni giocatori già in organico (Gago, Marquinho) devono essere ancora comprati. Servirà tutta la creatività di Sabatini per non scontare sul mercato la concorrenza delle potenze internazionali.
LA SITUAZIONE - Il punto sulle esigenze della Roma sarà fatto dopo l’annuncio del nuovo allenatore, che potrà scegliere i ruoli in cui vorrà investire di più e le posizioni in cui non ritiene necessari grandi sacrifici. Rispetto allo scorso anno, paradossalmente, c’è un inconveniente: non ci sono grandi giocatori da vendere. L’unico sarebbe Osvaldo. Ma l’eventuale partenza di un centravanti andrebbe riempita dall’acquisto di un centravanti di pari livello, o più bravo, senza aumentare la quota dei ricavi. Lo stesso succedereebbe con Stekelenburg: per un portiere di peso che se ne va, ne deve essere preso un altro che costa. […]
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