Meglio averlo in tutte le partite il capitano, magari cercando di fargli tirare il fiato nel finale. Perchè il numero dieci in ogni incontro ha un grande dispendio di energie. Finora in nove partite ufficiali Totti è andato in panchina solo due volte, a Empoli e contro il Cagliari e in quelle due occasioni non è entrato in campo. Mentre nelle sette gare che ha giocato è rimasto in campo per tutti i 96 minuti (compreso il recupero) contro il Cska Mosca. Quella sera Garcia ha fatto uno strappo alla regola, perchè Totti ci teneva moltissimo a realizzare un gol nel suo ritorno in Champions dopo tre anni.
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Totti un’ora sempre
Il capitano vive un'incredibile seconda giovinezza. A 38 anni però, una tale condizione non può derivare solo da predisposizioni naturali: è frutto di una programmazione attenta e intelligente.
Totti sta bene e riesce a sopportare tanti impegni così ravvicinati. La scorsa settimana si è sottoposto a una serie di test fisici che hanno evidenziato valori eccellenti per un atleta di 38 anni. Totti che ancora gioca con una placca sulla gamba sinistra fissata all’osso da dodici viti. Gli è stata messa in seguito al grave infortunio del 19 febbraio 2006, dopo lo scontro con Vanigli che gli è costato la frattura del perone. Avrebbe dovuto toglierla l’anno dopo invece poi ha deciso di andare avanti fino al termine della carriera. Sabato nel secondo tempo contro il Chievo ha preso un colpo al ginocchio e quando si è seduto in panchina gli è stato messo del ghiaccio, ma per fortuna non è stato niente di grave.Passano gli anni e Francesco è il primo a preoccuparsi di dosare le sue forze. Fino a qualche anno fa non amava andare in panchina e spesso gli dava fastidio anche essere sostituito. Ma a 38 anni tutto è diverso, Totti sa che in questo modo può giocare più partite e aiutare la squadra con il suo talento. Di questo modo di gestire il suo utilizzo Garcia e Totti ne parlarono la prima volta in estate, durante la tournèe americana, pochi giorni dopo l’inizio della nuova stagione.Francesco si era presentato tirato a lucido e già in buone condizioni. Era stato prima del ritiro nella clinica di Chenot a Merano per presentarsi in ritiro in perfetto peso forma. Analisi del sangue, tensiometria (per studiare la distribuzione degli accumuli di grasso), quattro giorni di tisane con erbe drenanti, centrifughe, acqua e limone, massaggi e bagni di fieno. Un vero ciclo di depurazione epatica. Nella preparazione atletica è molto attento a non perdere la massa muscolare. Solo così riesce a essere sempre Totti.
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