rassegna stampa

Totti regala stupore infinito

(Corriere dello Sport-G.Dotto) Diciamo che va bene così. Diciamo che contavano i tre punti. Diciamo, mettiamo in cassaforte il bottino e un secondo dopo andiamo

Redazione

(Corriere dello Sport-G.Dotto)Diciamo che va bene così. Diciamo che contavano i tre punti. Diciamo, mettiamo in cassaforte il bottino e un secondo dopo andiamo a fare le pulci che sono grosse come elefanti. Vittoria piccina contro una squadra piccina, che farebbe fatica a salvare la pelle in Serie B. Se pensiamo alla strizza finale, che questa non partita avremmo potuto non vincerla, c’è da farsi venire una tenia grande come un tacchino. Zeman a Pescara non ha trovato più niente del suo passato e non trova ancora il suo presente. Troppo modesti gli ex zemaniani di ieri contro i non ancora zemaniani di oggi, che al momento hanno dato anche un calcio rude alla poesia e sono applicati nello sforzo di fare squadra, cercando più la densità che la verticalità, dandosi certezze, come chi esce da uno sbornia gigante e vuole solo ritrovare la strada di casa. E chiudere bene la porta, che c’è troppo vento. Detto che dell’americano, Bradley, ci si può fidare tanto, ecco le certezze. Due dietro, una ovunque e una in infermeria. Castan e Marquinhos sono due meravigliose e simboliche certezze. (…) Di Totti non si aggiunga altro che non sia stupore infinito. Mocciosi andatevi a documentare sulle tavolette come giocavano Di Stefano e Bobby Charlton a fine carriera, che poi risultò più fulgida del principio. Certo è che un Totti così rischia l’one man show, negazione del calcio zemaniano, se non si fondano dentro i Pjanic o i Balzaretti, se davanti ciondola lo svogliatissimo Osvaldo di ieri. (…) Avesse avuto ieri un decimo della generosità di Destro. Che può, però, diventare un problema se così anarchica e arruffona. E con limiti tecnici a volte sorprendenti, speriamo solo figli della smania. Ancora più vistosi se confrontati all’abbagliante bellezza del calcio di Lamela, l’altra certezza dalle caviglie come petali.