Totti è il re anche in America

Il nome di Totti viene urlato anche sugli spalti dello stadio di Orlando in Florida mentre la Roma affronta l'Orlando City. Lo applaudono e più tardi lo circondano per festeggiarlo, non certo per chiedergli conto del gol. Lui ha parole dolci per l’Orlando, «una squadra che gioca all’europea» , per Paredes e Sanabria, «ragazzi che hanno qualcosa più degli altri» . E parole memo dolci per Cesare Prandelli. «Non ho mai creduto alla convocazione per il Brasile. Anche se dicevo un’altra cosa e il ct sosteneva di tenermi in considerazione. Però talvolta le parole che si usano non corrispondono a quello che si pensa. Florenzi meritava di essere almeno tra i 30 preconvocati. Comunque sono scelte che spettano al tecnico e io le rispetto» .

Conta di disputare una bella Champions League e Rudi Garcia gli dà man forte: «Il prossimo anno vinceremo almeno un titolo. Non la Champions, però. Lì speriamo in un girone decente, anche se uscendo dalla quarta urna rischiamo di prendere tre squadre più forti di noi. Roba da non dormirci la notte. Invece dormo tranquillamente quando sento le storie su Benatia, Gervinho e gli altri. Normali tempeste in un bicchier d’acqua che si scatenano quando finisce la stagione giocata e si apre quella del mercato» .

La Roma si allena anche oggi al centro Espn di Disney World e domani torna a casa. Ljajic lo ha già fatto: lo ha chiamato la Nazionale, adesso che non c’è più Mihajlovic in panchina.