rassegna stampa

Totti applaude Montella

(Corriere dello Sport – R.Maida) Non è una questione di amicizia.

Redazione

(Corriere dello Sport - R.Maida) Non è una questione di amicizia.

E’ stima pura, libera da interessi di bottega. Prendendo Montella, la Roma è entrata nel migliore mare possibile dopo lo sbarco di Luis Enrique.«E’ la soluzione ideale» . Francesco Totti è soddisfatto di ritrovarlo come allenatore, dopo il breve prologo dello scorso anno in cui ne aveva apprezzato lo spirito e la personalità. Da capitano silenzioso, non ha fatto pressione sui dirigenti né ha messo bocca sulle strategie della società.

Ma quando gli è stato comunicato il ritorno di Montella, ha benedetto la mossa di Baldini. Nella stagione delle rivincite, un uomo che conosce alla perfezione l’ambiente è una garanzia di successo molto superiore alle tentazioni esotiche (Villas Boas, Bielsa) che pure sono state valutate con grande attenzione prima della decisione finale.

LA FRASE - Quella di Totti non è un’opinione strumentale. E’ un pensiero sincero. Lo dimostra la conferenza stampa che fece a Donestk, prima dell’ultima partita di Champions League giocata dalla Roma. Era il debutto europeo di Montella, si partiva da un impossibile 2-3 maturato con Ranieri in panchina nella partita d’andata, Totti si espresse in maniera chiara: «Montella ha un grande futuro da tecnico. Bisogna dargli fiducia» . (...)

ESCLUSIONI - E attenzione. Montella andava d’accordo con Totti quando il rapporto era sullo stesso piano, attaccante con attaccante, campione con campione. Anzi, da un certo punto di vista era lui a portare rispetto al capitano, al leader dello spogliatoio. Ma una volta diventato capo, non ha fatto mica sconti: nella partita d’esordio, a Bologna, lo mandò in panchina. E anche in quella fredda notte contro lo Shakhtar, schierò Borriello e Vucinic ma non Totti. Quindi l’idea che il passato da giocatore della Roma potesse condizionare le sue decisioni, ammorbidendone la figura agli occhi della squadra, è stata smentita dai fatti.

A CESENA - Ma adesso Totti deve pensare a salutare Luis Enrique, che ieri a Striscia ha fatto uno strano riferimento parlando del loro rapporto ( «Chiedete a lui. A me piace come giocatore, mica come uomo...» ). Al di là delle questioni personali, nella partita di Cesena che non conta nulla, la Roma giocherà per il suo capitano. Che con un gol aggancerebbe Josè Altafini al quarto posto della classifica dei marcatori di tutti i tempi in serie A: 216 gol. E con una doppietta, festeggerebbe addirittura il sorpasso. Totti è concentratissimo su questo traguardo, che oltretutto gli consentirebbe di toccare la doppia cifra (10 reti) per il decimo anno consecutivo. Luis Enrique, che ad agosto aveva pronosticato valanghe di gol per il suo numero 10, lascerebbe più sereno la Roma se la missione fosse compiuta. (...)