La Juventus, il potere, la federazione, gli scudetti negati. Ciò che ha detto domenica sera Totti dopo il match contro i bianconeri, era già stato dichiarato quarantadue anni prima da Rivera.
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Totti accusatore? Rivera usò le stesse parole nel ’72
Le parole di Totti contro la Juventus non sono diverse da quelle pronunciate 42 anni prima dal milanista Rivera che accusò glli arbitri di sudditanza nei confronti dei bianconeri.
Come riporta l’articolo del Corriere dello Sport, era il 12 Maggio 1972 quando Rivera rilasciò l’intervista dopo la discussa sconfitta del suo Milan a Cagliari, decisiva per lanciare la Juve verso il titolo: a tre minuti dalla fine, sul risultato di 1-1, l’arbitro Michelotti assegnò al Cagliari un rigore inesistente che Gigi Riva trasformò. «Fino a quando a capo degli arbitri ci sarà il signor Campanati, per noi del Milan le cose andranno sempre in questo modo: saremo presi in giro, scudetti non ne vinceremo. Quello che abbiamo subìto è una vera vergogna. Dispiace soprattutto per gli sportivi che pensano che il calcio sia una cosa seria» e ancora l’ex capitano del Milan: «Quella era stata una presa in giro a metà. La logica è che dovevamo perdere il campionato. Mi hanno rotto le palle, sono disposto ad andare alla magistratura ordinaria e anche alla Corte Costituzionale».
Per quelle dichiarazioni Rivera venne ascoltato e poi squalificato fino al 30 Giugno.
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