rassegna stampa

Totti & Juve, la storia infinita

(Corriere dello Sport-R.Maida) Nei giorni gelidi, pietrificati dalla morte, è bello ripartire da quei cinque minuti virtuali, da un tam tam di emozioni positive che il calcio è di tanto in tanto capace di trasmettere.

Redazione

(Corriere dello Sport-R.Maida) Nei giorni gelidi, pietrificati dalla morte, è bello ripartire da quei cinque minuti virtuali, da un tam tam di emozioni positive che il calcio è di tanto in tanto capace di trasmettere.

Juventus-Lazio 2-1, segna Alessandro Del Piero. Roma-Udinese 2-1, risponde Francesco Totti. Due giovanotti, due capitani, due campioni ancora decisivi con le maglie che hanno addosso da sempre. «Sono contento per Alex e soprattutto per me, magari succedesse tutte le volte...» scherza Totti, che anche grazie a Del Piero ha guadagnato terreno sulla Lazio nella corsa all’Europa.

 

INSIEME - Si sono mandati dei messaggi, si ritroveranno domenica da avversari. Per la ventiduesima volta, dal 1994 a oggi. Eh sì, questa storia di stima e amicizia è diventata maggiorenne, cementata dal momento di sublime complicità: la festa mondiale al Circo Massimo del 2006. Un rapporto mai rovinato, e nemmeno scheggiato, dalla rivalità tra Juventus e Roma. E un idillio mai sfiorato dal dibattito nazionalpopolare: per un certo periodo, come Rivera e Mazzola, come Coppi e Bartali, Del Piero e Totti hanno spaccato i pareri della gente sulla preferenza tecnica. (...)

GLI INIZI - Con i volti più freschi e i capelli meno scolpiti, Del Piero e Totti si sono sfidati per la prima volta in un quarto di finale di Coppa Italia. Del Piero ha 20 anni e già fa il titolare al fianco di Vialli e Ravanelli, mentre Totti ne ha 18 ed è uno studente di talento che cresce tra le mani di Carletto Mazzone dietro agli esperti Balbo e Fonseca. Allo stadio Delle Alpi finisce 3-0 per la Juventus, Totti entra in scena soltanto al 19’ del secondo tempo quando i giochi sono praticamente fatti. Nella partita di ritorno, giocherà titolare e segnerà un bel gol ma non sarà abbastanza per la sua Roma, che vince “solo” 3-1.

DUELLO PARI - Nel tempo, uno contro l’altro amato , si sono giocati scudetti, coppe, classifiche personali e collettive. E alla fine hanno raggiunto lo stesso punto: 8 gol a testa. Negli scontri diretti Del Piero è in vantaggio (nove vittorie a cinque) ma solo perché spesso ha avuto la squadra migliore a sorreggerlo. Anche nell’ultima occasione, tre mesi fa. Stesso sito (lo Juventus Stadium è stato costruito sul terreno del Delle Alpi), stesso turno di Coppa Italia (quarti di finale), stesso risultato della prima sfida: 3-0 per Del Piero. Che nell’occasione, ha festeggiato il primo gol nel nuovo stadio. E l’ottavo che gli mancava per agganciare Totti nei faccia a faccia.

E ORA? - «Mi dispiace che sia l’ultima volta, un campione e una bandiera come Del Piero meritava un trattamento con i guanti da parte della società» raccontò Totti prima di quella partita, alludendo alla separazione annunciata da Andrea Agnelli in una tetra assemblea degli azionisti. Ma è stato già accontentato. Ce n’è subito un’altra, di sfida. Che forse Del Piero non giocherà dall’inizio e Totti sì. Ma non per questo perderà il fascino dei significati più profondi. Pure numerici: in due, Del Piero e Totti hanno segnato 399 gol in serie A (187 Alessandro, 212 Francesco). A chi tocca il quattrocentesimo? E chissenefrega del futuro. E’ tempo di apprezzare il presente. Ancora adesso, con personaggi così, la parola intensità può essere applicata al calcio dei sentimenti.