E’ l’uomo meno reclamizzato della Roma, ma nel rapporto qualità prezzo è sicuramente l’investimento migliore di Sabatini. Vasilis Torosidis è sbarcato a Roma nel gennaio scorso nella quasi totale indifferenza.
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Torosidis, il Maicon alla greca
E’ l’uomo meno reclamizzato della Roma, ma nel rapporto qualità prezzo è sicuramente l’investimento migliore di Sabatini. Vasilis Torosidis è sbarcato a Roma nel gennaio scorso nella quasi totale indifferenza.
Come riporta l'edizione odierna del Corriere dello Sport, arrivare a 28 anni da un campionato “minore” come quello ellenico e per soli 450mila euro... Fa ricordare la pubblicità di quella macchina che costa troppo poco per essere acquistata. Invece il Toro si è messo lì di buona lena ritagliandosi già uno spazio nella Roma dezemanianizzata di Andreazzoli e mettendosi di nuovo a disposizione anche di Rudi Garcia che però ha risolto e alla grande il problema del terzino destro con il nuovo-vecchio Maicon, tornato quasi ai suoi livelli interplanetari di tre anni fa.
Maicon però non è di ferro e, come tutti i comuni mortali incappa nello stiramentino: primo grado. Tra una cosa e l’altra, un mese di stop o giù di lì. E allora ti aspetti più di una soluzione, ma che non contempla il greco. Dodò a sinistra e Balzaretti a destra come nell’ora di Marassi? Jedvaj a destra come è stato provato cento volte fino all’altro giorno? No, contro il Bologna gioca Torosidis, che sembrava sparito dai radar giallorossi. E gioca un’onesta partita spingendo ma con parsimonia sulla fascia destra, occupandosi anche della fase difensiva e di non far perdere gli equilibri alla squadra.
L’occasione fa il Toro pronto. Bene contro il Bologna, dove perlatro il compito è apparso facile facile, e adesso la controprova di un match molto più ingarbugliato sulla carta e probabilmente anche sul campo. Torosidis si è guadagnato la conferma, ma stasera dovrà rispolverare lance e scudi degli Achei per fronteggiare i veloci ribaltoni proposti da Nagatomo o le infide variazioni sul tema, specialità di Palacio e Ricki Alvarez quando attaccheranno la sua zona. Prevedibile un atteggiamento guardingo nel nome di un’esperienza da vendere, anche come terzino della nazionale greca.
Ma attenzione ad affibbiare al greco il ruolo di punto debole dello schieramento giallorosso. Non sarà Maicon il numero 35 della Roma, ma proprio a San Siro e contro l’Inter ha segnato non più di sei mesi fa il terzo gol di una Roma proiettata verso la finale di Coppa Italia: discesa sulla destra con i nerazzurri sbilanciati a caccia del pari, doppio palleggio con il destro e tiro all’incrocio dei pali con lo stesso piede. Un collo mezzo esterno che ci ha ricordato proprio, indovinate chi? Maicon. Poi Torosidis saltò la maledetta finale per un guaio alla caviglia. Se avesse giocato lui, Marquinhos si sarebbe riaccomodato al centro e chissà, forse il corso delle cose e di quella partita sarebbe cambiato. Acqua passata. Garcia ridà fiducia al greco dopo il debutto stagionale col Bologna e il greco risponde presente.
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