Con la penuria di alternative nella quale si trova al momento Rudi Garcia, è più che probabile che sia Adem Ljajic a chiudere il tridente d'attacco insieme a Destro e Gervinho contro L'Inter.
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Tocca a Ljajic l’incompiuto
Con la penuria di alternative nella quale si trova al momento Rudi Garcia, è più che probabile che sia Adem Ljajic a chiudere il tridente d’attacco insieme a Destro e Gervinho contro L’Inter.
Come riporta l'edizione odierna del Corriere dello Sport, Ljajic, nonostante l’aria svagata che gli è rimasta incollata in faccia dall’infanzia, non è un ripiego. Al contrario, è un’opportunità. Tra i giocatori della Roma nessuno centra la porta quanto lui: 22 tiri nello specchio su 33 totali. A differenza di quanto sono in grado di ottenere altri attaccanti esterni, ci prova spesso da fuori area. La sua precisione globale nelle conclusioni è del 67%, quella dei colleghi di fascia il 51%.
Non ha giocato contro la Sampdoria perché in fondo non ce n’era bisogno. Quando è stato disponibile, Garcia lo ha sempre mandato in campo prima o poi, una partita dopo l’altra, su su fino all’andata con l’Inter, gara nella quale effettivamente Ljajic non entrò. Da lì ha cominciato a essere indispensabile. Importantissimo, almeno. Finché non si perde nei labirinti che si costruisce intorno da solo. Quelli eretti dagli altri non sono in grado di fermarlo.
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