(Corriere dello Sport A. Ghiacci) Tachtsidis al centro della Roma. Le conseguenze del rientro in squadra del greco saranno il rimescolamento del centrocampo giallorosso e le corse tra gli altri che serviranno a guadagnarsi un posto da titolare per la partita di Pescara, in programma domenica pomeriggio.
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Tachtsidis si riprende la Roma
(Corriere dello Sport A. Ghiacci) Tachtsidis al centro della Roma.
Ma come, si dirà: Bradley è andato così bene da mediano centrale, Zeman sta continuando a provarlo da regista e ora, dopo la vittoria sul Torino, si cambia ancora? Sì, perché è vero Bradley ha garantito il meglio che ci si potesse aspettare in termini di gioco ed equilibrio, ma è anche vero che Zeman dal punto di vista tattico è cambiato solo fino a un certo punto (i numeri dei gol, fatti e subiti, sono sempre quelli tipici dell’allenatore di Praga: 50, escluse le 3 reti a tavolino di Cagliari, il numero più alto di serie A).
REGISTA - E allora ecco che Tachtsidis ha le doti naturali che Zeman chiede al suo centrocampista centrale: sempre e solo gioco a due tocchi e ricerca costante del gioco verticale. Tachtsidis, a ventuno anni, è stato voluto l’estate scorsa e lanciato in serie A proprio da Zeman, che ne ha chiesto l’acquisto dopo aver capito che il suo primo pupillo Verratti avrebbe preso altre strade (Psg). Ma sul gigante greco (1,91 metri di altezza per quasi 90 chili di peso) il boemo ha puntato da subito, parlandone sempre in termini positivissimi. Finora “Taxi”, così lo chiamano nella Capitale, ha giocato 9 partite sulle 12 disputate dalla Roma. Difficile pensare che dopo la squalifica che lo ha privato della sfida con il Torino di lunedì scorso non venga rimesso subito in pista a Pescara. (...)
BALLOTTAGGIO - Stabilito che, in assenza di De Rossi, Tachtsidis centrale è quasi un punto fermo, va detto che Bradley sta garantendo prestazioni di alto livello, in termini di corsa e sostegno alle due fasi di gioco. Ecco allora che un posto sarà dello statunitense. E la terza maglia del centrocampo romanista a chi andrà? Il titolare sarebbe Florenzi. Sarebbe, perché il giovane romano in questo momento sta accusando un po’ di fatica dopo tre e mesi e mezzo di partite giocate sempre a mille all’ora: Florenzi, tra Roma e maglia azzurra non si è mai risparmiato, col Torino è stato sostituito da Zeman che ha sottolineato che «aveva la lingua di fuori...» . (...)
C’è Pjanic che arriva da due gol consecutivi e ha una voglia di mettersi in mostra che non teme rivali. Il bosniaco, oggi, è in vantaggio per giocare a Pescara. C’è un terzo giocatore in corsa, però: Marquinho infatti si sta rivelando prezioso. Quando è entrato dalla panchina il brasiliano è sempre stato in grado di fornire un ottimo contributo di inserimenti e partecipazione alla fase offensiva. Cosa ne pensa Zeman? «Dipende da quello che vogliamo, uno è più giocatore di costruzione (Pjanic, ndr), l’altro è più incursore (Marquinho, ndr) » .
ATTACCO - In attacco Zeman dovrà provvedere alla sostituzione dell’infortunato Lamela (ha iniziato il programma di recupero per l’infortunio alla caviglia, non si rivedrà prima di venti giorni). Sembra praticamente scontato l’utilizzo di Mattia Destro: lo vuole la società, il giocatore non vede l’ora, Zeman è pronto a lanciarlo. Lo schema? Lo stesso di Milano, seconda giornata, quando la Roma vinse in casa dell’Inter per 3-1: Totti a sinistra e Osvaldo centravanti che si alternerà proprio con Destro, defilato più a destra.
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