(Corriere dello Sport - A. Ghiacci) - L’ha chiesto subito, in uno dei suoi primi colloqui con la dirigenza della Roma. Ora ce l’ha. E, c’è da giurarci, ci punterà.
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Tachtsidis, ecco il greco che ha stregato Zeman
(Corriere dello Sport – A. Ghiacci) – L’ha chiesto subito, in uno dei suoi primi colloqui con la dirigenza della Roma. Ora ce l’ha. E, c’è da giurarci, ci punterà.
«Per il ruolo di regista ci sono De Rossi e Tachtsidis» ha detto Zeman a Riscone. De Rossi lo conosciamo. Un po’ meno il 21enne greco che nel giorno della sua prima all’Olimpico, giovedì pomeriggio, di fronte alla Curva Sud, ha sinceramente confessato: Grande fisico e ottima tecnica: il tecnico è convinto di trasformarlo in un campione Da Verona: «Tranquilli, è davvero forte»«Ancora non ho capito dove sono, è tutto bellissimo...» . Per la sua metà il club giallorosso ha dato al Genoa la comproprietà di Andrea Bertolacci e un conguaglio di oltre un milione di euro. «Tachtsidis? Ha fisico, testa e personalità» ha raccontato a questo giornale Andrea Mandorlini, tecnico del Verona che lo ha avuto in prestito nella scorsa stagione (39 partite e 3 gol). Ecco il ds romanista Sabatini: «Seppure non è velocissimo, Zeman mi ha detto di prenderlo perché convinto di farlo migliorare anche da quel punto vista e di farne un campione» .
CARATTERISTICHE - Il tecnico boemo lo vede regista. E allora partiamo da lì. Anche se il fisico di Panagiotis (è il nome di battesimo) è da centrocampista in grado di svolgere più funzioni. Mancino ( «ma so calciare anche di destro» ), è dotato di una buona tecnica e un’ottima struttura fisica. Davanti alla difesa fa valere il suo metro e novantuno di altezza: in pratica sui palloni che passano in quella zona, magari rinviati dalla difesa avversaria, c’è sempre. Ha il baricentro basso, caratteristica che nel calcio è un valore aggiunto, soprattutto in termini di equilibrio. Il suo lancio è potente e preciso allo stesso tempo. Ha stregato Zeman nello scorso gennaio, in Verona-Pescara 1-3: in quell’occasione il greco giocò da mediano centrale nel 4-1-4-1, in cui lui era proprio l’uno tra difesa e centrocampo. Chi ci ha giocato insieme racconta di un’intelligenza tattica non indifferente: ottima lettura dei tempi di gioco e rapidità di esecuzione della giocata stessa. «All’inizio un ragazzone così può sembrare un po’ timido» raccontano dallo spogliatoio del Verona «ma non è così, è simpatico, sa fare gruppo. Quando facevamo il torello con Mandorlini si divertiva a beffare il tecnico tentando il tunnel e spesso finiva a terra a fare le flessioni» .
STORIA - Tachtsidis è nato il 15 febbraio del 1991, in una piccola città di mare del Peloponneso: Nafplio. Calcisticamente è cresciuto ad Atene ed ha giocato in tutte le nazionali giovanili della Grecia, dall'Under 17 all'Under 21. E’ stato l’esordiente più giovane della storia dell’Aek (debutto a 16 anni). E nel giorno dell’esordio, a gennaio 2008, ha segnato il gol decisivo (Aek-Trasyvoulos 1-0). Ora, con l’arrivo alla Roma, punta chiaramente alla nazionale maggiore. Preziosi l’ha ingaggiato nel gennaio 2010, a sei mesi dalla scadenza del contratto con l’Aek, su segnalazione di Sokratis Papastathopoulos, ex difensore del Milan che all’epoca giocava nel Genoa: il colpo è stato eccellente perché costato solo 200.000 euro (premio di formazione). E adesso Tachtsidis è l’alternativa di Daniele De Rossi, nel ruolo di regista della Roma. In bocca al lupo.
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