La Roma gli è stata vicino, Strootman contraccambia inviando messaggi di congratulazioni attraverso il solito twitter a ogni vittoria. Sta viaggiando a testa bassa in direzione recupero. «Con il mio fisioterapista, per il momento». Non appena pronto per la preparazione atletica tornerà a Roma. Nelle prossime ore passerà una visita di controllo ad Amsterdam. Un medico della società sarà presente all’esame.
Bizzarro, ma lui che è stato il più giovane capitano dell’Olanda nella storia non ha mai partecipato alla Champions League e adesso ha perso anche il Mondiale. «E’ il pensiero che mi ha colpito subito, insieme con quello che avrei dovuto saltare anche il finale di campionato con la Roma. Non è stato facile. Ma nella vita succede di peggio. Il morale è alto, il ginocchio mi sembra a posto, tutto va bene e posso concentrarmi sul recupero. Molti giocatori hanno subito un infortunio come il mio. E’ grave per un calciatore, non c’è dubbio, uno dei peggiori. Ma come gli altri sono tornati più forti e maturi, così accadrà anche a me». Il centrocampo della Roma non è lo stesso senza di lui, quindi meglio evitare gli insidioosi preliminari.
Si giocherebbero alla fine di agosto, intorno all’ultima settimana e richiede alle squadre un grande sforzo fisico dato che ci sono anche i Mondiali. E poi sono terribilmente pericolosi. Con la valutazione Uefa che si ritrova, la Roma incapperebbe facilmente in una squadra di alto livello. Alto rischio di finire in Europa League. Meglio di niente, ma dopo l’inizio sfolgorante e il finale di campionato carico di promesse, per la Roma equivarrebbe a una vera e propria retrocessione. Come ha detto Rudi Garcia, giocatori del livello di Strootman meritano il palcoscenico più popolare. Di giocare contro i migliori del mondo. Per questo Strootman sostiene la Roma con tutti i suoi pensieri. Molto è passione, un po’ è comprensibile egocentrismo.
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