rassegna stampa

Stekelenburg, ciao Fulham

Bastano due istantanee a fissare il senso di una strana altalena emotiva: il primo febbraio, giorno di Roma-Cagliari e del rigetto di Zeman,? il 3 marzo, l’esultanza di Maarten Stekelenburg? per il gol di Romagnoli.

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Bastano due istantanee a fissare il senso di una strana altalena emotiva: il primo febbraio, giorno di Roma-Cagliari e del rigetto di Zeman,? il 3 marzo, l'esultanza di Maarten Stekelenburg? per il gol di Romagnoli.

?E? uno dei migliori portieri del mondo? ha ricordato Andreazzoli domenica scorsa, ?Ci ha tenuti in vita?.

Dalla partita con la Juventus, Stek ? stato decisivo: la parata sulla punizione di Pirlo sullo 0-0 ? stata bella e importante. Si ? confermato a Bergamo impedendo a Lucchini di festeggiare il 3-3 e infine ha costruito un muro di acciaio davanti al Genoa. Non era mai stato cos? determinante in un anno e mezzo di Roma.

Chi lo osserva in allenamento, ad esempio il preparatore Nanni, non ? sorpreso: settimana dopo settimana aveva abituato i compagni ai suoi colpi miracolosi, quelli che ti salvano quando tutto sembra perduto.