rassegna stampa

Stadio Roma, strada in salita

Percorso in salita. Sintetizzando la via che porta allo stadio della Roma, l’unico aggettivo che viene naturale è legato proprio alla complessità della cosa:

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Percorso in salita. Sintetizzando la via che porta allo stadio della Roma, l'unico aggettivo che viene naturale è legato proprio alla complessità della cosa: come riporta l'edizione odierna del «Corriere dello Sport», James Pallotta ha fissato l'obiettivo nel 2018, quando avrà compiuto 60 anni, affinché la squadra giallorossa abbia la sua casa per sempre.

Al di là dei giudizi estetici (di ieri le parole del famoso architetto Fuksas - "è inguardabile, un progetto bruttissimo"- che hanno allarmato anche i tifosi), più o meno soggettivi, quello che è sotto gli occhi di tutti è l'enormità degli intrecci che si annodano intorno all'area prescelta per la costruzione, Tor di Valle.

Dal Wwf - "l'area è a rischio esondazione del Tevere"- ai tempi relativi alla modifica del piano regolatore (cinque anni tra burocrazia varia, visto che il progetto insiste su 600 mila metri cubi di zona vincolata), passando per la viabilità (la Via del Mare è chiusa tra il Tevere e la ferrovia che porta ad Ostia), sono tantissimi gli elementi che alzano il punto interrogativo intorno all'ambizione di Pallotta. Prima di Natale, intanto, si aspettano sostanziali rivelazioni da parte della proprietà americana su questo importante argomento.