rassegna stampa

Stadio Roma, il problema delle cubature

Attacco di Legambiente: "Ci troviamo di fronte a 960mila metri cubi di nuove previsioni che nulla hanno a che fare con lo stadio e che rappresentano un'operazione immobiliare colossale per una città come Roma"

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Le polemiche di Legambiente erano state previste e sono puntualmente arrivate ieri per voce del suo vice presidente nazionale Edoardo Zanchini. L’argomento ovviamente è il progetto del nuovo stadio della Roma che dovrà sorgere a Tor di Valle.

«Ci troviamo di fronte a 960mila metri cubi di nuove previsioni che nulla hanno a che fare con lo stadio e che rappresentano una operazione immobiliare colossale per una città come Roma» ha dichiarato Zanchini, anticipando le osservazioni che presenterà al progetto dello stadio dopo aver preso visione e analizzato nel merito i materiali depositati presso la Casa della Città. «Tra le promesse fatte alla presentazione di marzo e il vero progetto consegnato a maggio molte cose sono cambiate intorno a una operazione immobiliare e finanziaria dai contorni non ancora del tutto noti – continua Zanchini – l’unica certezza rimasta è proprio lo stadio. Per dare una idea della dimensione della trasformazione prevista, è come se 9 Hotel Hilton fossero realizzati a Tor di Valle, accanto allo Stadio della Roma e agli interventi commerciali».

Il Comune di Roma resta comunque orientato ad aiutare e a sostenere la Roma nel progetto stadio. Il Sindaco Marino è stato chiaro e lo stesso Assessore Caudo ieri ha ribadito come «Siamo nella tabella di marcia. Il progetto è stato consegnato il 29 maggio e concluderemo entro il 27 di agosto. Il Sindaco ci ha chiesto di concludere entro 70 giorni e stiamo cercando di rispettare la scadenza. Secondo lo studio di fattibilità, lo stadio si porta appresso 270 milioni di opere di urbanizzazione: il ponte sul Tevere, la viabilità, i parcheggi, il prolungamento della linea B. La proposta del privato è che 50 milioni saranno a carico della Roma e gli altri 220 saranno realizzate comunque dal privato ma con l’edificabilità di un’area per gli uffici che servirà da compensazione. Abbiamo convocato la conferenza dei servizi per il 31 di luglio dove chiederemo tutti gli elementi perché il progetto possa essere realizzato nel rispetto degli oneri e che possa andare in Regione. Poi bisognerà valutare la proposta di equilibrio economico-finanziario: la legge per gli stadi lo prevede, restando entro quei numeri bisognerà capire cosa non potremo assumerci come oneri, che saranno a carico del privato».