rassegna stampa

Stadio, il nodo proprietà

Una riunione dei vertici del Partito Democratico ha deciso di appoggiare l’iniziativa della Roma e del suo presidente James Pallotta, inserendo però qualche paletto.

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Una riunione dei vertici del Partito Democratico ha deciso di appoggiare l’iniziativa della Roma e del suo presidente James Pallotta, inserendo però qualche paletto. Queste raccomandazioni verranno inserite nella delibera che la giunta comunale dovrà votare domani. Il Pd chiede la massima per quanto riguarda la sicurezza dello stadio e delle vie di accesso, oltre che la realizzazione delle infrastrutture di trasporto. Inoltre, Pallotta dovrà garantire l’indissolubilità del legame tra l’As Roma e il nuovo impianto. Non dovrebbe essere un punto particolarmente difficile da chiarire.

La novità che potrebbe rallentare i tempi, sta nell’intenzione di affidare il compito di realizzare le opere pubbliche attraverso una gara d’appalto. La procedura si allungherebbe solo di pochi mesi.

Queste le parole di Francesco D’Ausilio: «In queste settimane abbiamo lavorato per migliorare l’ipotesi preliminare e renderla più sostenibile e adeguata ad un intervento che cambierà l’assetto di un quadrante strategico per Roma. Fuori dell’emotività delle legittime attese dei tifosi, con rigore, abbiamo lavorato nell’interesse della città, per garantire un forte ritorno pubblico» .

Il passo successivo alla giunta di domani sarà il voto dell’assemblea capitolina, ed un voto favorevole non sembra in dubbio. A quel punto si dovrà aspettare circa sei mesi, per la pronuncia definitiva della conferenza dei servizi allargata a tutti gli enti locali interessati, dove si discuterà della modifica al piano regolatore chiesta dai proponenti allo scopo di realizzare le costruzioni collegate allo stadio e destinate a uso commerciale. Dopodiché l’incartamento passerà alla convenzione urbanistica. La Roma, in un ottica ottimistica, conta sempre di aprire i cantieri nella prima metà del 2015.