E' quello che deve fare la differenza e molto spesso la fa. Correndo sulla fascia Gervinho è l'arma in più di Rudi Garcia. Negli ultimi tempi, come evidenzia oggi il Corriere dello Sport, specialmente nelle situazioni di difficoltà, è rimasto lo schema Gervinho, senza l’alternativa Iturbe. Contro il Sassuolo l'ivoriano è entrato e ha messo la zampata in tutti e due i gol della Roma. Contro il Manchester ha provato a essere decisivo senza riuscirci. In futuro Garcia dovrà studiare soluzioni differenti per la proposta offensiva, visto che il pupillo ivoriano non ci sarà più. Dopo Roma-Milan, partirà per le vacanze e subito dopo per la Coppa d’Africa.
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La spina Gervinho. Serve un sostituto
Dopo Roma-Milan, partirà per le vacanze e subito dopo per la Coppa d’Africa e Garcia non avrà il suo uomo decisivo.
Se la Costa D’Avorio non supererà il girone eliminatorio, Gervinho avrà servito la patria fino al 28 gennaio. Dunque nella migliore delle ipotesi, dal punto di vista della Roma, sarà disponibile per sabato 31 contro l’Empoli. Dopo aver saltato comunque cinque partite: quattro di campionato tra cui il derby e il primo impegno in Coppa Italia (20 gennaio) ancora contro l’Empoli.
Nel frattempo, Gervinho ai media ivoriani ha concesso un’intervista piena di coccole per Garcia e di rimbrotti a Wenger: «Giocare nell’Arsenal era un mio sogno. Ma quando sono arrivato lì è stato tutto molto difficile, perché l’allenatore non mi parlava. Mi è dispiaciuto lasciare Londra così presto senza aver dimostrato il mio valore. A Roma è diverso. Garcia non parla soltanto agli undici che giocano ma a tutti e 25 i giocatori. Ed è importante. Ora dobbiamo affidarci a Rudi. Anche se siamo usciti dalla Champions, questa può essere lo stesso una stagione incredibile». A prescindere dall’incognita della Coppa d’Africa.
Sabatini aveva previsto a inizio stagione questo bug. La rosa della Roma ha già diverse opzioni in attacco ma non è escluso un ritocco a gennaio, naturalmente nel settore esterni, magari accompagnato dall’uscita di Borriello, che costa un patrimonio per essere il terzo centravanti in ordine di importanza. Ad agosto la Roma aveva quasi preso Ferreira-Carrasco, la freccia del Monaco, che potrebbe tornare di moda. Ma occhio a Evgen Konoplyanka, nazionale ucraino classe ‘89, che a giugno sarà libero dal Dnipro. Su di lui sta lavorando anche l’Inter. Sabatini ne ha già parlato al padre procuratore e aspetta di capire se l’affare può essere vantaggioso. Se il Dnipro continuerà a chiedere 10 milioni, per la Roma saranno troppi.
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