rassegna stampa

Sovrapposizioni e velocità, c'è già la mano del Boemo

(Corriere dello Sport-G.D’Ubaldo) La Roma è stata la prima squadra a tornare al lavoro e la prima a scendere in campo. Ieri il test d’esordio a Riscone di Brunico è servito a Zdenek Zeman soprattutto a conoscere i suoi giocatori.

Redazione

(Corriere dello Sport-G.D'Ubaldo) La Roma è stata la prima squadra a tornare al lavoro e la prima a scendere in campo. Ieri il test d’esordio a Riscone di Brunico è servito a Zdenek Zeman soprattutto a conoscere i suoi giocatori.

In tre giorni di lavoro il suo laboratorio è stato appena aperto, la Roma deve cambiare gioco rispetto al “tique toque” di Luis Enrique, ci vorrà tempo e la filosofia del boemo richiede applicazione e impegno per essere assimilata. Però qualcosa si è cominciato a vedere: le verticalizzazioni, le sovrapposizioni sulle fasce, provate solo la mattina prima del test contro i dilettanti locali. Il concetto base del calcio di Zeman prevede di arrivare in porta con tre passaggi. Tutta un’altra cosa rispetto all’impostazione di gioco che aveva la Roma fino a due mesi fa. (...) I capelli sono un po’ meno biondi, ma il suo sguardo assorto seduto in panchina, isolato da tutto e da tutti, è lo stesso. Anche il suo calcio è lo stesso: quello che conta è arrivare in porta nel minor tempo possibile. E la manovra è molto più veloce e richiederà una condizione fisica ottimale. La scelta di Zeman che ha colpito di più nella prima uscita è stata quella di partire con Totti attaccante esterno a sinistra, anche se poi il capitano si è incrociato spesso con Osvaldo. Un romantico tuffo nel passato, quando il numero dieci aveva tredici anni e qualche grave infortunio in meno. Zeman cercherà di capire dove Totti potrà dare di più. Di sicuro non è un contropiedista, ma quando converge al centro può fare il regista offensivo. Conosce a memoria i movimenti zemaniani e può dare il via alle ripartenze, sa aprire gli spazi dove si inseriscono gli interni di centrocampo. Insomma, è già la Roma di Zeman. Nella quale avranno un ruolo importante Lamela e Pjanic, ma anche Florenzi, un vecchio pallino del boemo che sembra avere le caratteristiche ideali per il suo gioco. Ha corsa, tiro e i tempi per gli inserimenti. Un altro giocatore destinato a trovare spazio con il boemo è Taddei. Cambiano gli allenatori, lui gioca sempre. Confermato esterno difensivo sarà utilissimo e si è fatto trovare già in condizione. Nella prima uscita stagionale si è avuta la netta sensazione che la Roma sta cambiando pelle, pur partendo dallo stesso modulo tattico dello scorso campionato. Lo spettacolo è appena cominciato.