(Corriere dello Sport – R.Maida) - L’eco della contestazione è ancora udibile.
rassegna stampa
Solo ottomila biglietti venduti. Previsti fischi e cori ostili
(Corriere dello Sport – R.Maida) – L’eco della contestazione è ancora udibile.
Ieri mattina, davanti all’ingresso del centro sportivo di Trigoria, la Roma ha trovato due striscioni scritti e appesi da mani anonime. Il primo, in uno spagnolo zoppicante, suggeriva a Luis Enrique di «tornare a casa» ; l’altro invece, in un italiano molto chiaro, invitava i giocatori «indegni» a togliere la maglia, imitando i genoani costretti alla gogna durante la partita con il Siena.
«TUTTO OK» - In realtà però i tifosi che sono andati a Trigoria erano pochissimi. L’unico (leggero) momento di tensione è nato quando gli steward della società hanno provato a rimuovere gli striscioni. Ma la situazione è stata risolta da Franco Baldini, che è uscito dal suo ufficio insieme con Sabatini e ha chiesto a polizia e carabinieri di non intervenire. «E’ giusto che i tifosi esprimano il loro dissenso - ha detto alle forze dell’ordine - Gli striscioni non sono offensivi né maleducati, quindi non vanno tolti» . Un gesto democratico che è stato apprezzato dal gruppetto di contestatori.
FREDDEZZA - Anche per la partita di stasera, comunque, la Roma prevede fischi e cori ostili. Almeno all’inizio. La speranza è che la squadra trascini il pubblico con il gioco. Ma lo stadio non sarà affatto pieno. Fino a ieri sera, la prevendita era stata molto deludente: soltanto 8.000 biglietti venduti, roba da serie B e non da Roma-Napoli, tanto più che i napoletani saranno mille. […]
Stekelenburg non se la sente 2012-04-28 08:56:27
L’Europeo è troppo vicino per non essere considerato. E così una normale infiammazione alla spalla sinistra, in un momento difficile per la Roma, gli ha consigliato lo stop. A scanso di equivoci, il dolore c’è. Eccome. «Non riesce a distendere bene il braccio»dicono a Trigoria. Tanto che Stekelenburg, professionista molto scrupoloso, nei giorni scorsi è volato in Olanda per essere visitato dal medico della sua nazionale (confermata la diagnosi del dottor Gemignani e del suo staff: infiammazione, nulla di grave). Ma è evidente che se la Roma fosse stata impegnata nella finale di Champions League, o anche in una partita decisiva per il terzo posto, il portiere titolare sarebbe andato in campo. Potrebbe farcela per il Chievo, tra tre giorni, ma non è così certo. Una decisione verrà presa nelle prossime ore[…]
BALLOTTAGGIO - Al posto di Stekelenburg, a sorpresa, potrebbe non essere confermato Curci. Perché Lobont è guarito dall’infortunio al ginocchio e dopo due allenamenti (e qualche esitazione) ha dato la piena disponibilità a Luis Enrique. E’ un candidato credibile, anche per le statistiche: in 548 minuti giocati ha incassato soltanto 4 gol, uno ogni partita e mezzo (137’). Il titolare è a quota 40 in 29 presenze, a una media di un gol ogni 63 minuti: più del doppio. E a Curci non è andata meglio, visto che ha concesso 4 reti in due partite dopo un anno di inattività.
PRECEDENTI - Sia Lobont che Curci ricordano con terrore il Napoli. Lobont per una papera incredibile (ma ininfluente) su Lavezzi in Roma-Napoli 2-1 del 4 ottobre 2008; Curci per un assurdo 4-4, sempre all’Olimpico e sempre di sabato, costruito in buona parte dalle disattenzioni dei portieri. Era l’autunno 2007. «Ma io ho fiducia nei miei ragazzi» assicura Luis Enrique. Meglio così.
GLI ALTRI - Oltre che il portiere, i dubbi di formazione coinvolgono gli esterni di difesa e i centrocampisti. Marquinho potrebbe scalare sulla linea di terzini, dopo l’esperimento positivo del secondo tempo di Roma-Fiorentina. In questo caso, in mezzo giocherebbero probabilmente Simplicio (ottimo a Napoli, gol incluso, nella partita d’andata) e Pjanic di fianco a Gago, che sostituirà in regia lo squalificato De Rossi. Tutto deciso invece tra gli attaccanti (Totti-Bojan-Borini) e tra i centrali di difesa (Kjaer-Heinze). Luis Enrique, tra infortuni e squalifiche, lì non ha proprio alternative.
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